Ceravolo: "Belotti? Il Torino ha un diamante in mano"
Franco Ceravolo è stato ospite nella trasmissione di TMW Radio No Stop, dove ha parlato di Andrea Belotti, che ha avuto la possibilità di studiare durante la sua permanenza al Palermo, quando Ceravolo era ds dei rosanero.
"Quando sono arrivato a Palermo ho visto questo ragazzo, non tutti si aspettavano che potesse avere un curriculum di primo piano. Ho visto in lui e Dybala grandi potenzialità, penso le stiano esprimendo. Su Belotti devo dire che è stata importante la parola data da Andreoletti, presidente dell'Albinoleffe, che mi aveva promesso la priorità sul giocatore".
Il ricordo di Belotti viene dato attraverso un aneddoto: "Quando Conte è andato in Nazionale lo seguiva, anche se Belotti all'epoca non giocava tanto. È stato un buon profeta. A chi assomiglia? Più che a Pruzzo lo avvicinerei a Graziani, è un misto tra lui e Boninsegna, lo paragonerei anche un po' a Pippo Inzaghi".
Tra le sue migliori qualità c'è quella della grande volontà, uno che non molla mai, ma non solo: "Cerca sempre di migliorarsi. Quando l'ho riscattato è rimasto un po' sorpreso, io su questo ragazzo credevo tanto. È un professionista e un ragazzo eccezionale, assistito bene dai suoi agenti che sono due gentiluomini", ha aggiunto Ceravolo.
Il Torino sicuramente ha fatto un affare un anno e mezzo fa quando già lo pagò quasi otto milioni, considerato l'acquisto più costoso dell'era Cairo, almeno fino all'anno scorso. Ma oggi quanto può valere Belotti? "Il prezzo lo fa sempre il mercato. Però lui è un classe '93, oggi vediamo giocatori pagati all'estero 50/60 milioni. Non c'è un prezzo, il Torino ha un diamante in mano e deve far salire il suo valore, non mi voglio sbilanciare ma parliamo di cifre molto importanti. Nazionale? Gli azzurri hanno assicurato un centravanti per i prossimi 10 anni".