Caso plusvalenze Juventus, Chiné potrebbe chiedere 12-13 punti di penalizzazione
Ieri in casa Juventus è arrivato il nuovo deferimento legato alle manovre stipendi, ai rapporti con gli agenti e a quelli con altri club, ma lunedì per il club bianconero si disquisirà - e forse chiuderà - ancora il caso plusvalenze. La vicenda è nota: dopo una penalizzazione iniziale di 15 punti, il Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI ha confermato l'impianto della decisione, ma ha richiesto un nuovo calcolo. Della richiesta se ne dovrà occupare la Procura FIGC guidata da Chiné, mentre il verdetto sarà nuovamente affidato alla Corte Federale d'Appello, in composizione diversa rispetto all'altra volta.
Quale richiesta? Il tema resta quello dell'afflittività della sanzione. 15 punti sono stati giudicati eccessivi, ma i 9 inizialmente prospettati dalla Procura potrebbero essere ininfluenti ai fini della qualificazione alla prossima Champions League, che sembra essere l'obiettivo definito dalla Procura, dato il finale di campionato della Juve. Così, secondo La Gazzetta dello Sport, si potrebbe andare verso una richiesta di 12-13 punti, che dovrebbero essere sufficienti a tenere la squadra di Allegri fuori dalla principale competizione europea.
La linea Juve e l'ipotesi prossima stagione. I legali della Vecchia Signora faranno leva proprio sul concetto di afflittività, sottolineando come un declassamento dal secondo al quarto posto possa comunque avere un effetto concreto, soprattutto a livello economico. In seconda battuta, prospettando di rimandare la penalizzazione alla prossima stagione, un'ipotesi che, ricorda la rosea, esiste nel caso in cui non riesca a incidere sull'annata in corso.