Caselli conferma i timori granata: "Il Toro è una spina nel fianco del potere. Quello che non ha fatto la Juve perchè il Toro scomparisse..."

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E' un Giancarlo Caselli che non ha peli sulla lingua, un magistrato integerrimo che ha combattuto la mafia a Palermo e che sa bene come si vivono determinate situazioni.

Da sempre tifoso granata, anzi granatissimo fino al midollo, ha parlato di questa passione e non solo, ma di certi meccanismi che sono sempre stati pensati come "classiche leggende metropolitane", ma che a quanto pare non è proprio così.

“Negli anni del Grande Torino gli juventini erano minoranza, l’élite che abitava in collina. La fortuna di Torino fu di riempirsi di lavoratori del Sud, molte volte già juventini, ma la base operaia rimase granata perché la Juve è la squadra dei ‘padroni’", ha detto Caselli a La Gazzetta dello Sport.

Il magistrato ha poi aggiunto: "Nonostante la Juve abbia vinto molto, i tifosi del Toro persistono e questo a loro dà fastidio: quello che non hanno fatto perché il Toro scomparisse è difficile da credere... Il Toro è una spina nel fianco del potere. Ed è ancora tutto attuale: la storia degli striscioni vergognosi contro Superga non è di un secolo fa”.