Camolese: "Dzemaili pronto per la A"
Il centrocampista del Torino, Blerim Dzemaili sembra essere un obiettivo di mercato del Palermo e della Fiorentina ( i rosanero sono favoriti), due delle squadre più ambiziose del campionato italiano. Mediterraneonline.it ha chiesto in esclusiva un parere sul giocatore a chi ha avuto modo di allenarlo lo scorso anno tra le file granata, ovviamente si tratta di Giancarlo Camolese, che ha speso parole di elogio importanti nei confronti del centrocampista svizzero: «Io l’ho avuto a disposizione solo nel finale di campionato e con me ha fatto bene così come ha fatto bene tutta la squadra perchè nelle mie nove partite abbiamo fatto dieci punti quindi una media salvezza – racconta Camolese a mediterraneonline.it – Blerim ha dimostrato di essere un giocatore da serie A e secondo me – continua il mister – ha ampi margini di miglioramento, poi è chiaro che la scelta spetta a lui e dipende anche dai discorsi economici delle società, ma dal punto di vista tecnico posso dire che ha dimostrato di poter stare nella massima serie a livelli importanti».
Il giocatore è stato accostato sia al Palermo che alla Fiorentina, dove lo vedrebbe meglio in base all’attuale composizione tattica delle due squadre?
“Sarebbero due ottime possibilità se si concretizzassero, Blerim può giocare sia davanti alla difesa che in una metà campo a tre o quattro nel ruolo di centrocampista centrale, credo che entrambe sarebbero due ottime soluzioni perchè sono due squadre importanti e ambiziose”.
L’obiettivo massimo del Palermo, secondo Walter Zenga, è lo scudetto. Che ne pensa?
“Ha sparato alto, però se poi rimane alto va più che bene (sorride,ndr). Probabilmente è stata una provocazione per dire che come allenatore punta in alto e spera che siano così anche i suoi giocatori, poi per conquistare uno scudetto ci voglio tanti elementi, non è semplice”.
Al momento le sembra più competitivo il Palermo o la Fiorentina?
“Sono due ottime squadre quasi alla pari, dipenderà molto dai loro giocatori più importanti: se trovano l’annata della loro definitiva consacrazione come potrebbe essere per Cavani nel Palermo o nel caso della Fiorentina se qualcuno, come Gilardino si ripete. Le squadre sono importanti, i giocatori sono competitivi quindi quando si hanno calciatori bravi non è difficile fare bene in campionato, il difficile è fare il salto di qualità per lottare per le prime posizioni. Prima di parlare di obiettivi bisogna vedere giocare le squadre, ma il Palermo ad esempio è una delle più attrezzate, ha alle spalle l’ambizione del presidente, dell’allenatore e della piazza, quindi tutte cose che dovrebbero essere da stimolo per i calciatori“.
Lei a Livorno ha avuto modo di allenare Marco Amelia, attuale portiere del Palermo, è davvero lui il vice di Buffon in Nazionale, nonostante a volte sia un po’ disattento?
“Io credo che Marco sia un portiere capace, quando è stato chiamato in Nazionale ha fatto la sua parte ma può ancora migliorare, anche se nel Palermo è già di alto livello e lo dimostra la fiducia di Marcello Lippi”.
Giorni fa il presidente Spinelli ha detto che Amelia è un ottimo portiere ma che a volte prende con poca attenzione le partite contro le squadre di basso profilo…
“Spinelli lo conosce forse anche meglio di me perchè lo ha avuto più anni quindi negli anni si è fatto questa idea. Nelle gare importanti è un giocatore che rende di più, ma un portiere è maturo quando ha una costanza di rendimento e Marco sicuramente starà lavorando per questo, anche se ha già una bella continuità perchè è già un portiere molto bravo. Poi c’è Zenga che potrà dargli qualche consiglio essendo stato un grandissimo del ruolo, Marco ascoltandolo potrà solo migliorare il suo bagaglio che è già importante”.
Ha avuto modo di vedere all’opera i due nuovi acquisti del Palermo, Pastore e Bertòlo?
“No, ma li seguirò con attenzione come tutti. Però quando si parla di calciatori che arrivano da campionati esteri importanti, credo che siano facili da inserire nel contesto del nostro campionato”.
Alessio Alaimo