Cairo-Tesoro, guerra fredda per il Toro

18.03.2010 19:02 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.cronacaqui.it
Cairo-Tesoro, guerra fredda per il Toro
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Mentre il quotidiano fi­nanziario “Il Sole 24 Ore” conferma lo scenario da noi dipinto qualche settimana fa ( compreso lo stipendio al consiglio d’amministrazione del Torino Fc nel 2008 da un milione di euro), a una setti­mana dal faccia a faccia tra il presidente Cairo e i primi potenziali acquirenti - la fa­miglia Tesoro - tiene banco proprio il caso riguardante la cessione del club granata.
NESSUN SEGNALE
A sette giorni dall’incontro la situazione è in fase di stallo. I libri contabili e il patto di riservatezza non arrivano e i Tesoro iniziano a spazientir­si. Ormai è braccio di ferro tra le parti: «Cairo non ci risponde nemmeno al telefo­no », fa presente il più giova­ne della famiglia Tesoro, An­tonio. Ma non sembra sorpre­so: «Avevo intuito la sua in­tenzione a non voler cedere veramente. In ogni caso noi speriamo ancora, anche se ad oggi siamo fermi allo stato di due settimane fa». Cairo dal canto suo temporeggia e non appare convinto innanzitut­to di cedere e, nel caso in cui volesse farlo, di cedere pro­prio ai Tesoro: «È un suo di­ritto, ma lo dica chiaramente - rivendica Antonio Tesoro ­. Occorre onestà intellettua­le ».
L’ATTESA PROSEGUE
«Nessuno - fa notare il giova­ne imprenditore pugliese ­può dire che abbiamo distur­bato noi Cairo. Ci hanno chiamati e ci siamo dichiara­ti disponibili a rilevare la so­cietà ». Nell’incontro di una settimana fa, il patron grana­ta era sembrato ai suoi inter­locutori una persona affida­bile e di parola, ma il manca­to arrivo dei libri contabili ai professionisti dei Tesoro hanno fatto scattare i primi dubbi. Il numero uno della Cairo Communication non sarebbe convinto della reale possibilità economica dei potenziali acquirenti del To­rino. Uomini dell’entourage cairota dopo un’accurata in­dagine in ambienti finanzia­ri, avrebbero sconsigliato ogni genere di rapporto d’af­fari con la famiglia Tesoro. La riposta di Antonio non si fa attendere: «Consiglio a Cairo di non mettere in discussio­ne le nostre risorse. Rischia di andare incontro a brutte figure».
L’INCOGNITA
L’attesa quindi è destinata a protrarsi probabilmente a tempo indeterminato. Se Cairo ha cambiato idea o non vuole passare ai Tesoro diffi­cilmente potrà essere obbli­gato a farlo. In sostanza, l’editore non vuole cedere al “ primo che passa”, anche perché ha delle responsabili­tà nei confronti dei tifosi, ve­ri proprietari del Toro. La fa­miglia pugliese però non molla e si dice ancora inte­ressata: «Attendiamo anco­ra, il Toro ci interessa», riba­discono.



Paolo Casamassima Andrea Scappazzoni