Cairo, al primo posto il Filadelfia

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Nell'incontro che c'è stato l'altro giorno in Comune tra Fassino e Cairo si è evidenziato che la priorità per il presidente granata è la ricostruzione dello Stadio Filadelfia, il bonus che ha a disposizione per tornare ad essere chiamato Papa Urbano I. Prima c'è da centrare la promozione, ma la serie A è il minimo che può garantire al Toro. Mentre se riuscirà a ridare il mitico stadio dei campioni alla gente granata, allora sì che avrà fatto l'impresa più grande, dopo anni di speranze e delusioni.

Ma come potrebbe essere strutturato il nuovo Fila? Intanto sorgeranno due campi in erba regolamentari, con un sistema di riscaldamento, che verranno destinati agli allenamenti e alle amichevoli della prima squadra, ma allo stesso potranno essere utilizzati per le partite di prestigio delle squadre del settore giovanile. La tribuna centrale resterà fedele all'originale, con 3500 posti, più verrà portato nei locali del Fila il Museo Granata, ora a Villa Claretta a Grugliasco (certamente più scomoda da individuare come locazione). I costi dovrebbero aggirarsi sui dieci, dodici milioni di euro. Ora si aspetta l'arrivo delle proposte, che dovranno indicare i costi di realizzazione e di gestione dell'impianto, mantenendo la struttura iniziale come base di realizzazione. La commissione giudicante avrà tempo due mesi per stilare una graduatoria dei pro­getti, assegnando a ciascuno di quelli pervenuti un punteggio che terrà conto dell'estetica, funzionalità, mate­riali, tempi e costi del progetto. Magari non utilizzando i materiali scelti dal Juventus Stadium. E l'Olimpico? C'è tempo ha fatto intedere Cairo, prima il Fila.