Bonomi al CorSport: "Mi butto se c'è convergenza. La sesta industria del paese mi chiama"
Sul Corriere dello Sport, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha parlato del suo ipotetico futuro a capo della Lega di Serie A. "Lo spirito di servizio è la mia bussola. Se la sesta industria del Paese lancia un grido d’allarme, posso tirarmi indietro? Sul mio nome ho chiesto ampia convergenza. Deve essere chiaro a tutti che è così. Altrimenti, ognuno resta a casa sua. Qui si tratta di cambiare paradigma: la vera sfida non è tra big e piccoli, ma tra chi vuole un calcio migliore e chi invece lo vuole così com’è. Sono sicuro che ciò che ho fatto in Confindustria sia replicabile. Una cosa è certa: il calcio ha il dovere di aumentare la torta degli introiti, ha bisogno di investire in stadi nuovi, e ha doveri di sussidiarietà verso tutto il movimento sportivo. Quanto al rischio di conflitti di interesse, parlano il mio impegno e la mia etica, ben noti a tutti. Aggiungo che, delle venti squadre di serie A, dieci sono già iscritte. È un pezzo di mondo presente nel nostro sistema, che adesso chiede di farne parte in maniera più organica. È naturale che accada".