Bianchi, è l'ora del riscatto
In un momento come questo, al Toro non può che servire il miglior Rolando Bianchi. Dopo tanti segnali di debolezza, emersi dal ko di Verona e dal pari discusso di Castellamare di Stabia, i granata ora devono inviare alle loro avversarie un messaggio di inequivocabile forza. Ventura può contare su Bianchi, per rinfrancarlo della delusione provata sabato scorso nei sei minuti concessi dal tecnico alla punta che, tuttavia, deve cambiare marcia per tornare ad essere il vero re dei marcatori del Toro.
STAGIONE NEGATIVA
Ad oggi Rolando Bianchi ha segnato appena sei reti in 31 giornate di campionato, nelle quali il capitano granata ha raccolto 29 presenze per un totale di 1.984 minuti. La media-gol, rispetto al passato, è piuttosto bassa: i numeri dicono che Bianchi segna una rete ogni 330 minuti. Il migliore dei granata, in questo senso, è Alessandro Sgrigna, che va in gol mediamente ogni 160 minuti di gioco. Sono solo statistiche, è chiaro, ma descrivono una stagione non esaltante della punta bergamasca a Torino. Dapprima il mercato estivo, poi la convinzione (diffusa e generale) della sua mancata adattabilità al modulo e al gioco voluto da Giampiero Ventura, quindi ancora il mercato (stavolta invernale): così Bianchi ha perso sicurezza. Sempre al centro d el l'attenzione, soprattutto quando le cose in casa granata non andavano bene, "Rolandinho" ha cercato sempre di lottare per il suo spazio e per tornare al gol, che gli è mancato per quattro mesi e mezzo.