Alberto Fontana, analizza 11 giornata di A

02.11.2009 09:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: di Raffaella Bon per TMW
Alberto Fontana, analizza 11 giornata di A
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© foto di Federico de Luca


Al termine dell'undicesima giornata di serie A, che ha lanciato l'Inter nella prima fuga stagionale, Alberto Fontana dà il suo giudizio sulla formazione nerazzurra e su tutte le gare di questo turno del massimo campionato.

Partiamo dall'Inter, tua ex squadra. Ti aspettavi potesse fare il vuoto attorno?
"Credo che sia la favorita numero uno per lo scudetto. Dubito che alla fine non vincerà, gioca molto bene e ha dimostrato che in campionato non ha rivali al momento".

Come ti spieghi le due facce della squadra in Italia ed Europa?
"Sono competizioni diverse ed in Europa l'Inter è da un po' che non vince. Mourinho comunque è un allenatore che ha vinto in carriera e sono convinto che possa fare bene".

In ottica Mondiali, cosa pensi di una possibile convocazione di Balotelli?
"Credo che Lippi abbia le idee chiare, se riterrà di chiamarlo lo farà".

E del rapporto fra lui e Mourinho cosa pensi?
"Che aver trovato Mourinho sia stata la sua fortuna. Balotelli ha talento e la spregiudicatezza legata all'età, ma ha anche bisogno di essere disciplinato per stare in un gruppo".

Questa settimana ha sancito anche l'addio di Mancini all'Inter. Ti aspetti una chiamata dal Real?
"Mancini è un allenatore che ha vinto, quindi avrà certamente delle richieste".

Tornando al campionato, non vedi nessuna rivale vista anche la sconfitta della Juve con il Napoli?
"Credo che saranno in molti a cercare di agganciarla, ma alla fine l'Inter vincerà. Ha un organico troppo forte e collaudato per non vincere in Italia".

Che risultato ti ha impressionato di più in questa giornata?
"Forse la vittoria del Napoli a Torino. Gli azzurri avevano probabilmente un problema mentale e Mazzarri è riuscito a risolverlo".

Credi quindi che non volessero più Donadoni?
"Non credo a queste cose. Quando si cambia l'allenatore, però, è normale che ognuno voglia arrivare ad avere la sua fiducia".

Sei stupito anche del pari del Chievo con l'Udinese?
"No, il Chievo a parte una volta si è sempre salvato in A ed ha ottimi giocatori. E' una piazza piccola, ma non mi stupisce che siano a metà classifica".

E del pari fra Bari e Sampdoria?
"Il Bari finora mi ha un po' stupito. Hanno vinto la B e quindi vuol dire che avevano un buon organico, ma la A è diversa e dopo qualche giornata può succedere di bloccarsi. Il Bari, però, sta continuando a far bene e per questo un po' sono stupito".

La Lazio, invece, ha pareggiato una partita che doveva assolutamente vincere
"Nel calcio italiano le partite da vincere assolutamente non esistono. Ogni vittoria la devi guadagnare".

La Roma torna alla vittoria con il Bologna
"E' stata una vittoria importante. Non è stata una partita facilissima, ma io sono uno pratico e penso che alla fine contano solo i punti".

La vittoria del Milan sul Parma, invece, la vedevi sicura?
"Assolutamente no. Credo che il Parma sia l'altra squadra che sta facendo meglio in campionato. Ci sono molti giovani importanti e la ritengo una rivelazione. Non sono stupito conoscendo Guidolin, ma l'organico molto giovane poteva creare qualche difficoltà".

L'Atalanta, invece, subisce tre gol dal Cagliari
"Credo che l'Atalanta abbia le potenzialità per salvarsi e fare un buon campionato, ma il Cagliari non è questa squadretta che spesso si dice. Lo scorso anno hanno fatto un ottimo campionato dopo un avvio difficile, in Italia in trasferta fatica chiunque".

Parlando invece della Juve, dove ha sbagliato?
"Quando cali un po' il ritmo perché stai vincendo e l'avversario ci crede. Invertire di nuovo questa tendenza è difficile e quando anche l'inerzia della gara cambia può succedere tutto".

Della vittoria della Fiorentina sul Catania invece?
"La Fiorentina ha meritato, ma ho visto un bel Catania. Secondo me potranno lottare fino alla fine".

La parata più bella di questa domenica?
"Quella di Julio Cesar su una punizione da posizione centrale. Ha avuto un gran riflesso, ma parlare di lui è un po' scontato. Questo ragazzo è impressionante".

E fra i giovani chi ti piace?
"Mi piace molto Marchetti, ma anche Consigli, Mirante e Sirigu è un giovane importante. Dopo anni un pochino difficili finalmente si vede qualcosa di interessante".

Parliamo anche di te, cosa sarà del tuo futuro?
"Ho avuto due offerte dalla serie A, con contratti in mano, ma ho rifiutato. La mia intenzione era di accettare Roma o Parma, non sono arrivate quindi basta. Ora credo che difficilmente andrò avanti, al 99% ho concluso la mia carriera".