È un super Toro

12.12.2011 09:22 di  Marina Beccuti   vedi letture
È un super Toro
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Flavio Bacile

 

Ci voleva il Pescara per convincere anche gli scettici, questo è veramente un super Toro altro che chiacchiere, una squadra che quando scende in campo sa sempre cosa vuole e come ottenerlo, una squadra che ragiona ancora da piccola, fortunatamente, ma che gioca da grande.


Il Toro contro il Pescara di Zeman ha disputato una grandissima partita, al di là del punteggio finale che poteva essere ancora più rotondo, se prima Sgrigna e poi Bianchi, nel primo tempo, non avessero fallito due palle gol clamorose. Al Pescara, miglior attacco del campionato, il Toro ha concesso la bellezza, si fa per dire, di due o tre tiri verso la porta difesa da Coppola, creando molto, molto di più di quanto fosse ragionevole aspettarsi. Tutto questo senza soffrire mai, con una padronanza della situazione che solo le grandi squadre sanno mettere in campo. Lo dico subito, così i sospettosi si tranquillizzano, al Pescara è stato tolto un gol regolarissimo, ma prima al Toro è stato negato un rigore altrettanto evidente, su un grande inserimento di Vives, che avrebbe portato anche all’espulsione del difensore abruzzese.


Questa partita però, non può essere sintetizzata dai singoli episodi, che siano a favore o contro poco importa, perché durante tutto l’incontro, con una tattica studiata ad hoc durante la settimana, e, aggiungo, splendidamente messa in campo, il Toro è riuscito a mettere in seria difficoltà il Pescara, grazie al movimento delle punte, all’intelligenza tattica di Iori e all’inserimento dei centrocampisti. Persino il gol del vantaggio, a proposito, ha segnato Basha, uno che non fa del gol il suo mestiere, nasce da uno schema studiato durante la settimana, atto a mettere in difficoltà la difesa di Zeman, sempre alle prese con il fuorigioco sistematico.


Per quanto riguarda la prestazione dei singoli, dire che Vives ha fatto una grandissima partita è una cosa talmente ovvia, che, va però sottolineata. Questo è un giocatore che ha una disciplina e un’intelligenza tattica fuori dell’ordinario, associata ad una buona corsa ed una buona tecnica. È un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Forse non ti cambia la partita, non ha il genio dell’artista, tanto meno l’estro del fuoriclasse, magari gioca anche pochi palloni, ma, fateci caso, è sempre dove dovrebbe essere, fa sempre la cosa giusta, che quasi sempre coincide con quella più semplice. Se, recupera fisicamente al cento per cento, diventerà una pedina fondamentale per la cavalcata verso la promozione. Quanto a Sgrigna, ho scritto bene di lui quando altri scrivevano “meno bene”, deve però trovare più continuità ed essere meno egoista. Tecnicamente non si discute, anche tatticamente, questo almeno mi pare, con Ventura ha ritrovato la sua dimensione, ora l’ultimo passo deve farlo lui. Con Bianchi forma una grande coppia, estro, classe, potenza, rapidità, senso del gol, di più, e non solo in serie B, è difficile da trovare.


Chiudo con due annotazioni. Leggo, da molte parti, che il Toro avrebbe messo le mani sul campionato. Per me questo è un grandissimo errore, anche perché a gennaio in tanti cercheranno di rafforzarsi, e la seconda parte del campionato potrebbe avere diverse protagoniste, non ultima la Sampdoria che cercherà di correggere in corsa gli errori finora fatti. Quindi andiamo avanti senza pensare di essere arrivati. La seconda, riguarda il recupero di Padova-Torino. Per me è un nonsenso, un pericoloso precedente che la Lega, a questo punto, si porterà dietro, nel rispetto della regolarità del campionato. Quindici minuti che, a questo punto, il Toro può giocarsi con la massima tranquillità, direi anche alla garibaldina, tutti all’attacco e vediamo poi cosa succede. Chiaro che non è una partita di calcio, non mi piaceva l’idea dello 0-3, ancora di meno giocare 15 minuti. La cosa più logica da fare era ripetere la partita, anche perché il Padova era in seria difficoltà e il Toro, in quel momento, sembrava assoluto padrone del campo. Definire poi la responsabilità del black-out mi sembra il minimo. La colpa, a quanto ho letto, non è dell’Enel, non è nemmeno del Padova, sta a vedere che è proprio del Toro.


Comunque giochiamola e pensiamo ad altro.


Lega o non Lega, il Toro questo campionato deve cercare di vincerlo, se fosse possibile in piena luce del giorno.