Toro, il Don il Cap il Pres e l'uomo ragno
Passato il 4 Maggio ci sarebbe molto da dire, e nonostante tutto qualche considerazione la facciamo.
Un sesantenario ricco di manifestazioni "collaterali", come ha detto il Don (dire così ci ricorda i tempi dell'oratorio, sembra un secolo ma è solo l'altro ieri), per vedere tutto quello che è stato organizzato ci vorrebbe un mese, però vogliamo sottolineare come "solo" 2/3000 persone siano andate fino a Superga, come dire tanto fumo e poco arrosto!
Un 4 Maggio in piena regola, con tanto di pioggia e purtroppo con la contestazione, assolutamente fuori luogo, perchè bisogna dirlo si sono vissuti momenti di tensione ed il viso terreo di Rosina prima di leggere la storica formazione è una di quelle cose che non si possono dimenticare.
La faccia di uno che avrebbe pagato per essere da un'altra parte, dove qualche addetto privato alla sicurezza, due poliziotti in divisa, ma tanti poliziotti in borghese facevano da scudo al capitano, al Pres ed al Don.
Sappiamo di metterci in un vespaio dicendo che non siamo daccordo sulla contestazione del 4 Maggio, ci rendiamo conto che sulla "mappa" contano di più coloro che alzano la voce, capiamo che viste le prestazioni della squadra non ci sia molto per essere allegri, ma tutto questo cosa c'entra con la commemorazione degli antichi eroi?
Più che i poliziotti hanno fatto le 2/3000 persone che comunque appludivano il color granata, perchè mentre sul maxischermo passavano le immagini di Capitan Valentino, Ossola e Bacicalupo, con la Basilica fasciata dagli striscioni con le immagini dei campioni che furono, con la commozione negli occhi di chi ha visto scorrere tante primavere, sentire frasi ingiuriose non era proprio il caso.
Ferreo il Don che con parole taglienti e precise ha ricordato davanti alla lapide il perchè si era li, mentre con l'occhio deciso e pronto fissava negli occhi chi secondo lui avrebbe potuto disturbare, rincuorando Rosina, sostenuto anche dal Pres. ha fatto si che tutto andasse secondo copione.
Alla fine però essendo per la libertà totale e non essendoci stati incidenti ... va comunque bene così, anche se certi momenti con il campionato non c'entrano proprio nulla.
A riprova che il 4 Maggio è passato vediamo oggi, sempre per mantenere lo "stile Ciuccariello" (lo aspettavamo per il saluto al cugino "il Principe"), cioè vorrai mica lasciare la squadra tranquilla in un momento delicato, ecco arrivare la notizia che l'Uomo Ragno, Walter Zenga, è pronto ad abbandonare Scilla e Cariddi per correre nel paese dei tomini elettrici e della Barbera.
Tutti vogliono Camola e invece dopo il tormentone Colantuono ecco arrivare quello di Zenga.
Fra chi contensta, pur non condivendo il luogo, e chi insinua continuamente, con molta onestà preferiamo i primi almeno sulla purezza del loro sentimento (attaccamento al color granata) non ci sono dubbi.
Ma pensare solo al Bologna? Ricordarsi che il Genoa verrà a Torino solo per vincere visto che a Preziosi dei gemellaggi non interessa nulla?
Se ci sono già 100 problemi a cosa serve aggiungerne un altro?
Come dice "quello la": "Fatevi una domanda e rispondetevi da soli" ... noi ci siamo risposti ... l'importante è rompere il giocattolo.
GMC