Toro-D'Ambrosio, è gelo. C'è il rischio di un altro caso Bianchi
Nonostante le consuete positive prove in campo, non c'è stato un riavvicinamento tra il Torino e D'Ambrosio. Il tempo passa e un accordo sul rinnovo non si trova. Il calciomercato estivo ha lasciato intatta la situazione, ed il club di Cairo è riuscito a trattenere l'esterno campano, per il quale i granata chiedevano circa 4 milioni, tanti considerando il contratto in scadenza nel 2014. L'entourage dell'ex Juve Stabia vuole un adeguamento dell'ingaggio, puntando al tetto massimo offerto da Cairo, circa 800mila euro. Dal canto suo, il patron alessandrino non sembra intenzionato a venire incontro alle esigenze di D'Ambrosio. Un altro caso Bianchi potrebbe dunque essere alle porte, come riporta anche Tuttosport. E ora di nuovo gli occhi di mezza serie A sono piombati su D'Ambrosio. Ma a ricoprire ora un ruolo forte nella vicenda è proprio il giocatore classe 1988, che già dal 1 febbraio dell'anno prossimo può accordarsi con un altro club. A questo proposito, il quotidiano torinese ha sentito i pareri di alcuni importanti uomini mercato. Ecco quello del dg dell'Atalanta Pierpaolo Marino: "In quel ruolo di talenti simili ce ne sono pochi. Io lo seguo da quando era alla Juve Stabia, a colpirmi è come Danilo sia stato capace di migliorarsi nel tempo. Oggi, in condizioni normali il suo valore si aggirerebbe sui 4-5 milioni, mentre in mancanza di un rinnovo a gennaio al massimo il Toro può puntare a incassarne 1,5". Lo stesso pensiero viene formulato da Perinetti e Gardini, rispettivamente Ad del Palermo e dg del Verona: "A cinque mesi dallo svincolo è difficile incassare più di un milione per un esterno. In caso di rinnovo il valore salirebbe a 4. Il mercato è cambiato, il prezzo lo fa chi compra". Il ds della Sampdoria, Carlo Osti, ammette di aver seguito D'Ambrosio: "ll giocatore è importante, noi ci pensammo quando non eravamo sicuri di poter tenere De Silvestri". E di questo passo, Danilo sarà un affare. Per gli altri.