Natalino Fossati pretende il Fila
Un illustre ex granata appoggia la causa della Marcia per il Fila, evento tutto granata che si terrà a Torino il 19 maggio 2013. Stiamo parlando di Natalino Fossati, ex calciatore di Genoa, Torino, Sampdoria, Biellese e Alessandria. Natalino, intervistato da Elena Rossin, ricorda ancora il suo primo giorno al Fila quando ricevette la maglia dal magazziniere per fare il provino.
Per un granata Filadelfia vuol dire stadio del Grande Torino e casa, non esiste più da tempo e il sogno di ogni tifoso del Toro è di vederlo ricostruito. Tu hai vissuto il Fila, per te cosa significa?
“Bisogna marciare sempre, perché se uno marcia fa capire che ci sono anche dei diritti. I diritti e i doveri dovrebbero correre insieme, invece, per il Toro ci sono meno diritti e solo doveri e questo non mi piace tanto”.
Un tuo ricordo sul Fila?
“Il Filadelfia per me era la casa dove sono praticamente nato calcisticamente parlando, ci sono arrivato nel ’57 e c’erano ancora i vari Carlin Rocca, l’avvocato Cozzolino, Senkey, Giacinto Ellena, il povero Santos. Il ricordo migliore e i miei occhi si sono sbarrati è quando ho visto per la prima volta Zoso, il magazziniere, che mi ha dato la maglietta gialla, quando avevo fatto la prova proprio al Filadelfia, ho ancora in mente quel primo giorno al Filadelfia. Ho abitato per sei anni in via Pasquale Paoli vicino al Fila e i tifosi del Toro ti sollevavano quando passavi di lì. Che cosa vuoi che ti dica ancora? È una vergogna che il Filadelfia non sia ancora stato ricostruito, è vergognoso!”.