Filadelfia, il compleanno più amaro

18.10.2013 16:00 di  Matteo Maero  Twitter:    vedi letture
Fonte: Facebook
Filadelfia, il compleanno più amaro
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© foto di Elena Rossin

Che la situazione riguardante la ricostruzione dello Stadio Filadelfia sia particolarmente intricata è ovvio a chiunque. Inoltre, sembra che all'orizzonte non ci siano spiragli di miglioramento, dopo le apparenti avvisaglie di qualeche mese fa. A far luce sulla situazione avversa è, come sempre, Domenico "Mecu" Beccaria, rappresentante delle associazioni dei tifosi nel CdA della Fondazione Filadelfia nonché Presidente del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata. Questa mattina Beccaria ha reso noto via Facebook il testo della mail inviata ai consiglieri d'amministrazione della Fondazione Filadelfia e al presidente del Collegio dei Fondatori. 

"Buongiorno a tutti,

sono trascorse, inutilmente, quattro settimane da quando Zunino ha ufficializzato la sua rinuncia a sostituire Chiabrera alla presidenza della Fondazione Stadio Filadelfia. Non solo non è stato scelto un sostituto, ma addirittura non sono nemmeno state iniziate le procedure per attivare il bando per sceglierlo. 

Ritengo che questo comportamento volutamente inconcludente della Città di Torino, del Sindaco e dell'Assessore allo Sport, siano vergognosi ed inaccettabili. 

Richiedo ufficialmente al presidente pro tempore del CdA, Gianluca Vignale e al presidente del CdF, Giancarlo Bonetto, di convocare al più presto i rispettivi organi, in modo da dare continuità al buon lavoro svolto finora, conservare la credibilità acquisita presso i tifosi ed i cittadini e restituire un impulso all'opera di completamento degli adempimenti necessari per avviare il progetto e renderlo operativo, oltre che a consentire a tutti i soggetti interessati, di conferire le somme promesse e stanziate nei tempi previsti, ovvero la fine di dicembre del 2013, senza ulteriori indugi o perdite di tempo."

Insomma, 87 anni e 1 giorno dopo la sua "nascita", il Filadelfia attende ancora di rivivere i suoi antichi splendori. Da parte nostra, rimane la spreanza che per il suo 88esimo "compleanno" non si discuti più di ritardi e di negligenze, ma di un futuro certo e segnato nella positività della ricostruzione.