Bianchi, De Vezze e Lazarevic insieme per il vivaio

25.02.2011 10:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.cuoretoro.it
Bianchi, De Vezze e Lazarevic insieme per il vivaio
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© foto di Federico De Luca

Un vecchio e il bambino si presero per mano e andarono insieme incontro... Se questo non fosse l'attacco di una celebre canzone diGuccini sarebbe stato l'incipit perfetto per raccontare la bella storia che vede protagonisti (stavolta solo come eroi positivi) i giocatori della prima squadra del Torino e i ragazzini del vivaio granata. Questa collaborazione, sicuramente pioniera nel suo genere, rappresenta la migliore linea di collegamento tra generazioni granata, tra chi al professionismo ci è arrivato davvero e chi ne coltiva il sogno. Per ricordare ai primi che è di un sogno che si tratta, e per permettere ai secondi di cullarcisi dentro pur continuando la vita quotidiana di bambini. Una volta il filo che univa i piccoli ai giocatori del Toro era il Filadelfia, termine che tradotto letteralmente dal greco significa “fratellanza”: riferimento davvero non casuale, cosi come non è un caso che questi siano giorni in cui si dibatte con grande interesse sulla
necessità di ricostruire quel mitico impianto sportivo. Che non era – è arcinoto ma non bisogna mai stancarsi di rimarcarlo - soltanto uno stadio, ma ben di più: era la casa del Toro.
Altro fondamentale protagonista di questa storia: l'Università degli Studi di Torino. Nei mesi scorsi il Settore Giovanile del Torino e la Facoltà di Scienze della Formazione hanno infatti firmato un protocollo di intesa basato sull'intenzione comune di . Queste le parole di Roberto Trinchero,
responsabile del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Torino e Alberto Parola, docente di Pedagogia Sperimentale e Metodologia della Ricerca all'interno della medesima Facoltà.
Nel concreto, il progetto si sviluppa attraverso due filoni: la ricerca e la formazione. La prima occupa gran parte delle risorse investite e riguarda sia il vissuto dei giovani calciatori in relazione all'attività calcistica (aspettative, rapporti con gli allenatori, eventuali difficoltà o punti di forza, etc.), sia il loro rapporto con la scuola (tematica “scottante” recentemente emersa e affrontata da Gianni Rivera nel convegno tenutosi a Torino lo scorso Ottobre). La seconda riguarda invece i
genitori delle categorie Pulcini (bambini nati negli anni 2000-2001-2002): quasi 100 famiglie avranno la possibilità di partecipare a percorsi formativi, preceduti da una approfondita analisi dei bisogni, condotti da Anna Parolini e Elena Zola, educatrici che dal 2009 si occupano di
ricerca e formazione nei settori giovanili delle società calcistiche. Le recenti dichiarazioni di Don Aldo Rabino, cappellano del Torino e autorevole membro della Commissione Scuola della Federcalcio (“Dobbiamo tornare a fare formazione e allestire corsi per i genitori”) e il suo auspicio che il Torino tornasse a vincere certi “importanti derby” non hanno quindi trovato la società impreparata. Così come impreparati non si sono fatti trovare i giocatori della prima Squadra: Bianchi e compagni non si sono voluti far sfuggire l'occasione di “prendere per mano” i bambini e i
ragazzi del vivaio e, venuti a conoscenza del progetto, hanno immediatamente deciso di dare il loro contributo. Il capitano, De Vezze e Lazarevic sono solo i primi della lista dei “sostenitori”, simbolici ma anche materiali, delle attività presentate: il denaro ricavato dalla vendita delle maglie autografate che ciascuno ha voluto mettere a disposizione (Bianchi, in quanto capitano e rappresentante del gruppo intero, ne ha messe a disposizione tre) andrà infatti a coprire le spese
dell'intervento. Per i potenziali acquirenti i punti “ufficiali” dell'asta saranno, a partire da oggi, il Granata Store e per chi non risiede a Torino il sito www.cuoretoro.it. Ma la partecipazione dei “grandi” non finisce qui: la signora Anna Bianchi, mamma del bomber, e Daniele De
Vezze (primo calciatore ad aver dato prontamente la sua disponibilità: ma dopo lo seguiranno in tanti, il calendario delle presenze è ancora da definire e da integrare) presenzieranno infatti a due degli incontri con i genitori che si terranno a marzo, per condividere con essi la loro preziosa esperienza di mamma e di calciatore. In quelle circostanze anche i bambini avranno l'occasione di vedere da vicino i loro idolo, svolgendosi l'incontro nell'orario di allenamento presso il centro sportivo Nizza Millefonti (la struttura che ospita gli allenamenti e alcune partite delle giovanili). In attesa del Fila, ch'era l'università del calcio, c'è dunque l'Università degli Studi a ricreare quell'invisibile ma indistruttibile filo che ha quasi sempre legato i giocatori del Toro, dai campioni ai Pulcini. E in un contesto di fibrillazioni e di polemiche, questo spogliatoio - guardacaso proprio con Bianchi e De Vezze in prima fila... -riesce anche a sorprendere positivamente, investendo e sponsorizzando un'iniziativa che a loro, e quindi al Toro, fa soltanto onore.

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