Beccaria: “Eroi di ieri, ma sempre attuali”

Vittorio Staccione, mediano del Torino di fine anni Venti, deportato ed ucciso in un campo di concentramento nazista, con la sua vicenda riporta alla luce gli orrori della guerra, nei giorni in cui l'Ucraina è martoriata.
14.03.2022 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Torinoggi.it
Domenico Beccaria
Domenico Beccaria

Domenico Beccaria, giornalista, presidente del Museo del Toro, consigliere della Fondazione Filadelfia nonché tifoso granata, su Torinoggi.it ha parlato Vittorio Staccione, ex giocatore del Torino morto durante la seconda guerra mondiale, e dell’attualità della sua tragica vicenda.

“Una incredibile coincidenza, perché non voglio pensare che si sia trattato di nulla di più o di diverso, se no toccherebbe scomodare Shakespeare ed il suo “...ci sono più cose tra la terra ed il cielo...”, coincidenza però abbastanza comune nel mondo granata che in questo secolo abbondante di storia ha dimostrato di esserne così ricco, ci ha portato sabato 12 marzo a presentare una figurina prodotta da “Figurine Forever, dedicata a Vittorio Staccione, mediano del Torino di fine anni Venti, deportato ed ucciso in un campo di concentramento nazista.  

Coincidenza, dicevo, perché proprio in questi giorni il mondo intero torna a rabbrividire per il soffio gelido dei venti di guerra, quell’alito fetido che il drago del totalitarismo, poco importa se rosso o nero, tutti esecrabili sono,  ciclicamente riversa sulle speranze di pace e di un mondo migliore.  

Vittorio, ci raccontano il nipote Federico Molinario ed il giornalista Francesco Veltri nel libro “Il mediano di Mauthausen” dopo la militanza in maglia granata …

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