Vailatti riparte dal Chieri
Un centrocampista promettente, uno dei migliori giovani usciti dal settore giovanile, poi, per colpa di qualche infortunio di troppo, magari dopo aver perso un po' di autostima quando il Toro l'ha ceduto, hanno creato un baratro in Tommaso Vailatti, che di anni ne ha soli 27 e ha tempo per rimettersi in gioco. In questo momento ha accettato la serie D tornando in Piemonte, al Chieri, squadra di grosse ambizioni, che ha in panchina uno che Vailatti l'ha allenato nelle giovanili granata, Giovanni Zichella, che l'ha voluto espressamente nella sua squadra.
"Zichella per me è come un secondo padre ed ho una fiducia incondizionata nel suo lavoro", ha detto il giocatore a La Stampa. "Per questo quando mi ha proposto l'avventura Chieri non ho avuto dubbi. E' bastata una telefonata: in questi anni, anche nei momenti difficili, ci siamo sempre tenuti in contatto e mi è costantemente stato vicino. In più sono rimasto sorpreso dall'entusiasmo del presidente Gandini che sta costruendo una rosa validissima: si vede che ha grande entusiasmo e ambizione", ha proseguito l'ex granata.
Vailatti riconosce in Zichella e in altri allenatori quanto l'abbiano aiutato nella sua carriera: "Il mister è stato uno degli allenatori che mi ha dato di più insieme a Giacomo Ferri quando ero in Primavera. Poi, in prima squadra conservo uno straordinario ricordo di Novellino, che ha continuato a credere in me e mi ha fatto esordire, e di Camolese".