Pellissier: "Peccato non aver esordito in A con il Toro"
L'avvio di stagione di Sergio Pellissier non è stato dei migliori e in questa intervista ci parla della sua delusione per le critiche ricevute, ma anche della sua vita fuori dal campo e degli inizi della sua carriera.
Ripercorriamo la tua carriera. Hai iniziato nel Torino, cosa ricordi di quel periodo?
"Sono molto affezionato a Torino. Sono cresciuto lì e avrei voluto esordire in A con loro, ma non ho avuto l'opportunità e mi è dispiaciuto molto. Devo ringraziare il Chievo che mi ha dato questa opportunità al contrario di altri che non hanno creduto in me".
Questa cosa è successa anche a Marchetti, secondo te come mai?
"Perché siamo arrivati nel periodo in cui il settore giovanile non veniva considerato. In questi anni si pensa di guadagnarci comprando giocatori dall'estero e rivendendoli quando hanno un nome piuttosto che far crescere giovani dal settore giovanile".
Infatti il settore giovanile del Torino ha qualche problema.
"Il settore giovanile del Torino ha avuto tantissimi giocatori che sono arrivati. Quando c'ero io c'erano anche Semioli, Tiribocchi e altri giocatori importanti. Purtroppo il club ha fatto andare via tutti perché non credevano nel settore giovanile".
Di lì è passato anche Quagliarella.
"Lui è arrivato dopo di me, è più giovane, ma sono stati tantissimi gli esempi".
Ti aspettavi che potesse far fatica a Napoli?
"No, credevo che con le sue qualità potesse far bene, ma quando vivi in un ambiente particolare, con forti pressioni, è normale avere qualche contraccolpo anche per un giocatore come lui. Sicuramente quando passerà tornerà a mostrare tutte le sue qualità".
Tu, però, hai esordito col Torino?
"Sì, in serie B con quattordici minuti circa".
Successivamente sei passato al Varese, alla corte di Mario Beretta.
"Ho fatto due anni là: il primo anno c'era Roselli in pachina, e ho avuto problemi di pubalgia, mentre nel secondo abbiamo fatto i playoff e mister Beretta ha insegnato tanto a tutti. Abbiamo lavorato tanto, bene e quando gira tutto bene ti diverti anche molto".