Parma, Calaiò: "Cerco una piazza che mi faccia sentire importante e vincere ancora"
Dopo aver scontato la squalifica di 6 mesi, Emanuele Calaiò potrà tornare a giocare gare ufficiali. La squalifica era legata al caso sms dopo la partita della promozione tra Parma e Spezia, e lo stesso giocatore ha raccontato a La Gazzetta dello Sport questi mesi difficili e quello che sarà il suo futuro: "Essere uomo mercato dopo questa squalifica e a 37 anni significa che qualcosa di buono ho fatto. In Serie B, se hai fame e voglia, l’età non conta. In questi sei mesi mi sono sempre allenato a Parma e tornavo a Napoli nel weekend, non riuscivo a vedere le partite dal vivo. Sono stato etichettato come un criminale, ma questa esperienza mi ha rafforzato. Guardavo le partite e pensavo che sono ancora vivo. Mi sono allungato la carriera, se non fosse successo questo casino avrei giocato in Serie A e cominciato un’altra strada a Parma, invece non è andata così. La città e la società sono stati dei signori, sono il top. A Parma c’è tutto per fare bene, e non dimentichiamoci che tra anni fa eravamo in Serie D. Il futuro? Voglio vincere ancora, cerco una piazza che mi faccia sentire importante. Per vincere serve una società sana, una direttore e un allenatore che vadano d’accordo e un gruppo che remi tutto dalla stessa parte. Parma e Napoli, con cui ho fatto due promozioni di fila, sono piazze differenti ma con le stesse ambizioni”.