Mondonico e la fede per guarire
Il mondo granata, come quello calcistico, sta trepitando per le sorti della salute di Emiliano Mondonico, che ha salvato il suo Albinoleffe dalla retrocessione, ma deve ancora combattere contro il tumore che l'ha colpito all'addome. Mondo si carica con la fede ed è quello che ha detto in una recente intervista. "La fede mi viene dai salesiani, dal collegio di Treviglio. Servivo messa, il momento critico era quello del Sanctus, dovevo raggiungere l’altare a fianco del quale stava appoggiata l’asta con il campanello e poi tornare al posto, senza che si sentisse il minimo trillo, avevo imparato la sacralità del passo lento, la massima cura di ogni movimento", la stessa che ha sempre messo nel suo lavoro quasi certosino nell'allenare tutti i giorni.
Mondonico continua: "Una volta servii messa con Angelo Roncalli, era cardinale in visita al collegio di Treviglio, sarebbe diventato Giovanni XXIII. La fede è stata una compagna preziosa, con Dio ho un rapporto personale, silenzioso. Ogni tanto l’ho usato. Mi spiego: ho pregato che mi aiutasse a vincere una partita, poi mi sono chiesto: ma se aiuti me allora fai perdere il mio avversario, che Dio della giustizia sei? Ero io che dovevo vincere, io soltanto". Questo è il vero Mondo, quello per cui gli sportivi trepidano per lui, per un uomo di sport giusto come pochi.