Livorno, Lucarelli: "Nazionale? Ora basta segnare qualche gol e vieni convocato. Io con oltre 200 reti ho visto i mondiali dal divano"
In esclusiva nel 'Live Show' di RMC Sport Cristiano Lucarelli, ex attaccante ed attuale allenatore del Livorno parla così del suo nuovo percorso: e della nazionale azzurra "C'è più responsabilità a fare l'allenatore, molte cose non dipendono direttamente da te visto che in campo ci vanno i giocatori. Devi sperare che loro onorino la maglia come hai fatto tu in passato, anche se non tutti riescano a essere attaccati alla casacca che indossano. Un allenatore deve essere bravo a trasmettere il senso di appartenenza ma non è facile, ci stiamo provando con Igor Protti. L'Italia di Mancini? La Serie A non è più il primo campionato al mondo, è il quarto o il quinto e di conseguenza ne risente tutto il movimento. Lavoriamo per le altre nazioni. Ventura ha fatto si qualche errore, ma è stato massacrato. Non è un problema di allenatori, che quando vanno all'estero fanno sempre molto bene, quanto di materia prima. Non abbiamo grandissimi campioni, ma solo dei potenziali talenti come Berardi e Chiesa, ma Mancini non ha certezze. C'è un problema di creazione dei talenti, è cambiato tutto rispetto alle generazioni passate: molti giocatori sono figli dei social e non del campo. Si diventa fenomeni dopo poche partite, per arrivare in Nazionale ora basta segnare pochi gol: io con più di 200 reti ho visto i Mondiali dal divano".