Inacio Piá: "A Lecce ci si sentiva inconsciamente già promossi. Ricevo chiamate, assurde le nuove regole di Lega Pro"

14.08.2013 10:30 di  Claudio Colla   vedi letture
Inacio Piá: "A Lecce ci si sentiva inconsciamente già promossi. Ricevo chiamate, assurde le nuove regole di Lega Pro"
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© foto di Giovanni Evangelista/TuttoLegaPro.com

Intervistato da TuttoMercatoWeb, il 31enne attaccante italo-brasiliano Inacio Piá, al Toro durante la seconda parte del 2009/10 e attualmente svincolato, parla della sua recente esperienza in forza al Lecce e del prossimo futuro:

"Per adesso sono ancora a casa, come tanti. Con il Lecce ci sarebbe stato un rinnovo automatico in caso di promozione, ma l'esito dei playoff ha fatto saltare tutto. Dispiace. Siamo partiti fortissimo, e inconsciamente la maggior parte dei giocatori stava iniziando a pensare che il campionato fosse una passeggiata. Da quel momento sono arrivate le bastonate. Inoltre, quando cambi tre allenatori in un anno arrivano problemi su problemi. Peccato, Lecce non merita la Lega Pro"

La Lega Pro l'ho giocata col Napoli, e allora avevamo stravinto, perciò non ho visto difficoltà. Adesso è calata la qualità in maniera notevole. Capisco la voglia di puntare sui giovani, ma così si rovina un campionato che fino a qualche anno fa aveva giocatori di valore. Assurdo che un giocatore di 24-25 anni sia considerato vecchio. Ormai non si guarda più la carriera, ma solo la carta d'identità. Se uno è forte gioca, anche se giovane. Perché queste regole?

Novarello? Mi ero già allenato durante l'estate con gli svincolati due anni fa, a Coverciano. Ho preferito restare a casa con i bambini, anche per staccare un attimo mentalmente. Per adesso ricevono chiamate, chiedono informazioni. Ma di concreto nulla. Per noi attaccanti, comunque, è più semplice trovare squadra e magari qualcosa a breve si muoverà. Non nascondo che mi piacerebbe un'esperienza all'estero, ma la vedo dura in Brasile. Sono andato via a 14 anni, e ormai il mercato vero e proprio ce l'ho in Europa".