I tweet degli ex granata e di altri personaggi in ricordo del Grande Torino
Rolando Bianchi non dimentica il suo Toro e ha scritto: "Oggi non e' un giorno qualunque : onore alle nostre LEGGENDE GRANATA!!!", mettendo la foto degli Immortali.
Li ricorda anche Kamil Glik: "Gli eroi sono sempre stati immortali, agli occhi di chi in essi crede. E così crederanno".
Bello anche il tweet di Paulo Dybala: "Rivales siempre, enemigos nunca. Respeto para los invencibles! Rivali sempre, nemici mai. Rispetto per gli invincibili. #Torino #superga".
Ivan Zazzaroni li ricorda con la prima pagina della Gazzetta dello Sport: "Ricordati di non dimenticare. #Superga".
C'è anche il tweet della Juventus: "Nel 68° anniversario della tragedia di Superga del 4 maggio 1949, la Juventus si unisce al ricordo dei Campioni del #GrandeTorino".
Moreno Longo, attuale allenatore della Pro Vercelli, ha scritto: "Onore al #grandetorino squadra di campioni e di uomini veri #invincibili in un calcio fatto di #valori e di #bandiere sempre con noi! #Fvcg".
La Fondazione Filadelfia ha ricordato il Grande Torino con un fotomontaggio, gli Invincibili che escono dal tunnel del nuovo Filadelfia: "Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. Il Torino non è morto: è soltanto «in trasferta»".
Il giornalista di Sky Paolo Aghemo: ""La città era spenta. Non vedrò più una folla così immensa e quieta, una città soffrire come quel giorno Torino". (Giorgio Tosatti) #4Maggio".
Arriva anche il tweet dal Benfica, l'ultima squadra che giocò contro Mazzola e compagni: "Il Benfica non dimentica. Onore al grande @TorinoFC_1906".
Buffon scrive sul profilo Facebook un ricordo del Grande Torino, stigmatizzando le scritte vergognose di ieri sui muri nei pressi della basilica di Superga.
"I morti vanno rispettati, sempre"
"In una bella giornata post vittoria il mio pensiero va ai cugini del Toro, ai loro tifosi e a quei gloriosi giocatori che hanno reso orgogliosa la nazione intera e il popolo granata. Onore a voi campioni del Grande Torino, in eterno, e siano perdonati coloro che si macchiano di atti inqualificabili, come deridervi o mancarvi di rispetto ancor oggi che sono passati quasi 70 anni. I morti sono morti e non rompono i co****ni a nessuno. Vanno lasciati in pace e vanno rispettati, fossero anche i nemici ed i rivali più acerrimi che uno possa avere. Perché i morti hanno mogli, figli e nipoti e dar loro una seconda atroce sofferenza, oltre quella che hanno già patito, è disumano".
Il portiere si rivolge ai tifosi bianconeri
"W la rivalità... W lo sfottò... W il campanilismo... W la sportività… W la vita nella pienezza dei suoi sentimenti, alcuni nobili, altri magari un po' meno. Ma quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti. Mi provoca ribrezzo e rabbia sentire torturare ancor oggi i nostri 39 angeli dell'Heysel: non macchiamoci delle stesse colpe. Siamo uomini. Dobbiamo distinguerci se vogliamo seminare qualcosa di duraturo e costruttivo per l'umanità che arranca. Non accontentiamoci d'essere mediocri e vili solo per rifarci di uno sgarbo subito. In certe situazioni è meglio essere vittime che carnefici perché i carnefici saranno condannati dalla vita a strisciare nell'inferno della loro vacua esistenza. Le vittime patiranno il male subito, ma poi capiranno che essere diversi dai propri aguzzini darà forza e sicurezza per affondare la vita su valori autentici e per farsi portatori di bellezza, coscienza, rispetto, lealtà, senza precludere nulla alla competizione o rivalità".
"Non è concepibile profanare e violare la sensibilità di chi ha sofferto"
"Tifosi della Juve, mi rivolgo a voi perché so di potermelo permettere dopo tutto quello che abbiamo condiviso insieme. Tifosi della Juve, fatemi essere veramente orgoglioso di voi perché se pensiamo e crediamo davvero che lo stile Juve rappresenti e indichi dei valori meritevoli ed assoluti che ci caratterizzano, non è concepibile profanare e violare la sensibilità di chi ha sofferto e soffre ancora: non insudiciamo affetti, sentimenti e ricordi. Un abbraccio a chi crede che, anche e soprattutto nello sport, sia necessario essere uomini di buona volontà. Ora, domani, sempre e per sempre #FinoAllaFine!!!".