Gabionetta: buio pesto al Toro, luce divina a Crotone
Nell'estate 2010 è stato un tormentone nella hit parade del Toro. Ma l'allora tecnico granata e suo mentore Franco Lerda non riuscì ad abbracciarlo. Giunto finalmente a Torino nel gennaio 2011, Denilson Gabionetta ha lasciato a bocca parte migliaia di tifosi torinisti. Un espressione eloquente, in grado di sintetizzare un concetto un po' più articolato: parole, tempo, soldi spesi per un buco nell'acqua. Nove presenze ricche di fumo nell'infausto girone di ritorno di due anni fa, hanno aperto gli occhi al fantasista brasiliano: il suo unico habitat era l'Ezio Scida di Crotone. Tornato nelle atmosfere ruspanti rossoblu ha rispolverato quel talento che aveva obnubilato la dirigenza del Toro. E l'eccezionale doppietta sfornata ieri contro il Novara, determinando così un'importante rimonta e vittoria, ha confermato le sue doti da giocoliere di provincia. Ma al Toro serviva ben altro...