Bianchi: "Fisicamente sto benissimo, chi mi prende deve valutare le mie qualità umane"
Rolando Bianchi in attesa di... Può arrivare ancora una richiesta importante sul campo oppure attendere di diventare direttore sportivo e fare il manager. Ma l'ex attaccante granata spera ancora di giocare, prima di sedersi dietro ad una scrivania. Intanto studia... "Aspetto la possibilità di tornare a giocare, intanto ho scelto di fare il corso da direttore sportivo perché odio perdere tempo”, ha confessato a TMW durante la consueta intervista A tu per tu.
Nel mirino ha dei modelli da seguire: “Paratici. Per il suo modo di lavorare. Apprezzo anche Ribalta dello Zenit, è veramente bravo. E mi piacciono anche Mauro Pederzoli e Federico Cherubini”.
Tuttavia Bianchi si sente ancora in forma e promuove se stesso: "Fisicamente sto benissimo. È vero, sono fermo da un anno. Ma mi sto allenando tutti i giorni. Ho fatto anche il ritiro con gli svincolati. La squadra che mi prenderà dovrà credere nelle mie qualità umane, perché calcisticamente ho poco da dimostrare. Sono una persona seria, leale e responsabile e una società che mi vuole deve prendermi per queste qualità”.
Bianchi poi spiega il perchè non ha accettato di tornare alla Reggina dove, con Mazzarri in panchina, ha vissuto una stagione importantissima: "Con Taibi avevo avuto uno splendido colloquio. Per me la Reggina significa tanto. Ma non ho voluto scendere di categoria. Se scendo di categoria voglio giocare per vincere. Non ho visto quell’idea e quindi ho avuto qualche titubanza. A Reggio nel mio periodo abbiamo fatto una delle imprese più belle degli ultimi trent’anni. Non ho voluto buttare via quanto di buono fatto. Reggio ce l’ho nel cuore. Tanti tifosi mi hanno scritto dei messaggi, avevo pensato di accettare poi ho ragionato e riflettuto e quindi ho scelto, a malincuore, di non andare. La Reggina vorrei vederla in altri palcoscenici”.