Agroppi: "Il Torino, per il sottoscritto, è un po' come la mamma"
Aldo Agroppi, altro doppio ex di Torino e Fiorentina, in vista della partita di domenica tra granata e viola ha rilasciato a Tuttosport una lunga intervista. L'ex centrocampista granata conosce benissimo entrambi gli ambienti, quello granata perchè ha vissuto 8 stagioni da protagonista, mentre in quello viola ha trascorso 2 stagioni come allenatore. Ovviamente come ammesso dallo stesso Agroppi sono state esperienze diverse e non paragonabili: "Il Toro per me ha rappresentato una vita, la gioventù, l’affermazione. Quello granata è stato il periodo più bello e ricco della mia esistenza. Il Torino, per il sottoscritto, è un po’ come la mamma. A Firenze invece ho lavorato da allenatore. Sono stato bene e ho ricevuto tanto. Ma è chiaro che ciò che mi lega al mondo granata è prioritario".
Riguardo alla partita di domenica Agroppi si è espresso, come di sua consuetudine, senza peli sulla lingua: "Per il mio Toro questa è una partita complicata. La Fiorentina di Montella è un brutto cliente, difficile da affrontare e imprevedibile. E allora noi faremo quel che potremo, puntando sulle nostre qualità e sul carattere". Poi ex granata si è anche soffermato sulle differenze tra Ventura e Montella: "Giampiero sa tutto del calcio. Ha capacità, carisma e personalità. E’ una persona poi che sa essere discreta. Conosce tutte le categorie ed ha un’esperienza ormai trentennale. Vincenzo è l’uomo nuovo ed è agli inizi della sua carriera da tecnico. E’ partito bene, speriamo continui così".
Agroppi ha messo a confronto il Toro del passato con quello attuale: "La squadra è quella che è. Non ci sono Graziani, Pulici, Zaccarelli, Claudio Sala... cioè fuoriclasse assoluti. Il confronto tra loro e i giocatori attuali è improponibile. Ma non è certo un reato non avere le qualità di un campione... E allora va bene così in attesa che prima o poi qualche giocatore di alto livello torni a vestire il granata. D’altronde ora la società non si può permettere calciatori dall’ingaggio pesante ma piano, piano, mantenendo la categoria, si può costruire qualcosa di importante. Ogbonna è un ottimo difensore. E mi piace Sgrigna anche se è un po’ anarchico. Cerci? Se avesse la mia testa avrebbe già vinto tre Palloni d’oro. Ha qualità da fuoriclasse ma a volte fa delle cose che non fanno neanche alla sagra della porchetta. E’ un grande “mezzo” giocatore. E’ troppo discontinuo, speriamo cresca.
Per concludere Agroppi ha svelato il suo sogno: "Prima di morire vorrei vedere di nuovo in funzione il Filadelfia. E vorrei fare il sindaco di Torino proprio per erigere “il tempio”. L’attuale sindaco tifa Juve, per cui mi aspetto poco in tal senso".