A tu per tu ... con gli ex granata

08.01.2010 09:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: TMW
A tu per tu ... con gli ex granata
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© foto di Federico de Luca

In una stagione non certo soddisfacente per il Torino arriva, come un fulmine a ciel sereno, la notizia di un nuovo possibile caso legato al calcioscommesse. Di questa ennesima pagina nera negli ultimi anni del club parliamo con alcuni ex.

EMILIANO MONDONICO
"Penso che situazioni di questo tipo vengano a galla quando ci sono delle denunce ben precise, ma penso siano questioni campate per aria. Non vedo utilità in questi gesti e mi sembra tutta una cosa assurda".

Anche i tifosi, o almeno una parte, sembrano essersi definitivamente allontanati dai giocatori visto anche quanto successo l'altra sera.
"Sicuramente quelle non sono cose da fare. Va bene tutto, ma penso che così si vada al di là di quello che è un rapporto nel bene o nel male. Nessuno si diverte a perdere, ci saranno dei problemi e quando si arriva a questi punti vuol dire che sono irrisolvibili. Ecco perché mi sembra una situazione assolutamente da censurare".

Il Torino era però una squadra strutturata per fare un campionato diverso.
"Il calcio è pieno di situazioni abbastanza incredibili. Magari si parte con i favori e si arriva ad altre situazioni. Questo è il bello e il brutto di questo sport e fa parte di quelle stranezze caratterizzano uno sport dove nulla è scritto in partenza. Non è la prima volta che i favoriti vanno incontro a un anno di cocenti delusioni, ma in una partita ci sono tante emozioni e si può passare benissimo dalla certezza di farcela alla paura di non farcela".

Petrachi ha chiesto un team manager piuttosto che dieci giocatori, condivide?
"La presenza di un accompagnatore in grado di attirare le simpatie dei giocatori, di aiutarli e di gestire i rapporti fra loro e la società è fondamentale e determinante. Nel Torino mi ricordo Nino Franco, tanto per fare un nome: un compagnatore silenzioso, ma importantissimo per tutti i dettagli. Il team manager è sicuramente il trait d'union fra squadra e società".

MASSIMO TAIBI
"Per me è un bluff. Dispiace sempre sentire queste notizie negative, non posso credere ad una cosa del genere. Ho sentito Cairo sulle emittenti televisive ed è sembrato sereno dopo aver parlato con la squadra. C'è un'inchiesta e spero si risolva tutto in una bolla di sapone, questo è il mio augurio soprattutto dal punto di vista umano. Non riesco ad aggiungere niente perché questo coglie tutti di sorpresa".

Degli incidenti successi ai giocatori cosa ne pensi?
"Bisogna vivere certe cose. Non so come e cosa sia successo, ma chiaramente sono cose spiacevoli".

Petrachi ha chiesto un team manager piuttosto che dieci giocatori, condividi?
"Evidentemente vivendo all'interno ha capito che serve questa figura".

MARCO FERRANTE
"Spero in un bluff perché già siamo in difficoltà in classifica per una questione ambientale. Spero si risolva tutto in una bolla di sapone".

La situazione legata ai giocatori come la giudichi?
"Essendo esterno non so cosa sia successo, ma posso solo dire che da qui in poi le cose non possono peggiorare. Io sono stato otto anni, avendo avuto anche difficoltà di squadra, ma siamo sempre stati tranquilli. Ho avuto la fortuna di giocare in tanti club, ma civili come quelli del Torino sono stati pochi. Ci sono state sì contestazioni, ma come detto tutte civili".

La mancanza di un team manager si sente?
"Io l'ho sempre detto: serve una figura importante, che sia un trait d'union. Se non conosci i tifosi fai fatica, serve qualcuno che conosca l'ambiente per non arrivare a esasperazioni come queste. I veri tifosi, poi, sono persone per bene e vogliono bene alla squadra".

GIANCARLO CAMOLESE
"Ho saputo di questa situazione tramite gli organi di stampa e per ora non mi sono fatto nessuna idea in merito. Il campionato è comunque lungo ed il Torino può uscire da questa situazione perché la squadra è costruita per la vittoria finale. Per quanto riguarda quanto successo con i tifosi non credo sia dipeso dal fatto di essere nell'ambiente torinese, ormai si vive così in ogni piazza".

Ma come valuta quanto successo?
"Ci sarebbe da fare un discorso, a livello sociale, sociale troppo lungo".

E della questione team manager sollevata da Petrachi cosa pensa?
"Non so di cosa ci sia bisogno, ma sicuramente al Torino lo sapranno".