Torino, Bassi: "Papadopulo ci aveva liberato dalle negatività"

14.06.2011 08:32 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, Bassi: "Papadopulo ci aveva liberato dalle negatività"
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© foto di Federico De Luca

Davide Bassi, classe '85, è arrivato al Torino nella scorsa estate come possibile titolare, ma poi in extremis Petrachi ha scelto Rubinho e l'estremo difensore proveniente dall'Empoli si è dovuto accontentare di fare panchina. Tuttavia ha potuto giocare per i vari infortuni patiti dal portiere brasiliano, totalizzando alla fine 17 presenze con 18 gol subìti. Bassi è tornato all'Empoli in attesa di una nuova sistemazione, come spiega a TorinoGranata, parlando anche di questa annata difficile.

Come valuti la tua stagione a livello personale?
Credo che la cosa più bella di questa stagione è stato l'onore di poter indossare la maglia del Toro, per quanto riguarda l'aspetto prettamente calcistico posso dire che ho passato stagioni migliori sotto l'aspetto tecnico-atletico e sicuramente non sono riuscito ad esprimere tutto quello che so di poter dare.


Cos’è mancato al Toro per non entrare nei playoff?
Al Toro è mancato il salto di qualità quando c'era bisogno di farlo. Abbiamo avuto un inizio e una metà di campionato praticamente da retrocessione. Siamo stati bravi a rialzare la testa diverse volte ma, come dicevo prima, quando il ferro era caldo e andava battuto non l'abbiamo fatto e ci trovavamo sempre in una sorta di limbo nel quale poi abbiamo finito il campionato perdendo col Padova.


C’è stato un momento nella stagione in cui avete pensato di farcela e altri no?
Personalmente ero convinto di arrivare ai play-off. Ci sono stati momenti difficilissimi in questa stagione ma trovavo sempre un qualcosa che mi dava dell'ottimismo. Alla fine è stata una grande delusione, non ce l'aspettavamo proprio di finire così.


Quando Lerda è tornato avete subito ottenuto una marcia migliore, ma dopo tre vittorie consecutive c’è stato un altro calo, come te lo spieghi?
Io credo che nella sua cortissima gestione, Papadopulo ci abbia liberato la mente da tante negatività che ci portavamo dietro da tempo. E' vero i risultati sono stati pessimi, ma a livello mentale vedevo una squadra diversa, che aveva intravisto la luce in fondo al tunnel. Poi è tornato Lerda e la voglia di riscattarsi era tanta, con la squadra che sembrava aver cambiato completamente rotta, non tanto per le tre vittorie, quanto per il modo in cui affrontava le partite. Poi siamo ritornati alla routine d'inizio campionato, forse un pò meglio, ma alla fine non è bastato comunque.


Cosa pensi del nuovo calcio scommesse e come valuti le parole dette dal tuo compagno Rubinho, in cui egli stesso ha avuto alcuni dubbi su alcune partite?
Onestamente non seguo molto i giornali e le trasmissioni sportive in generale, non so cosa abbia detto Rubinho quindi non posso giudicare. Posso dire solo che queste vicende fanno veramente "schifo". Non è retorica, ma è giusto prendere decisioni drastiche altrimenti ogni due-tre anni salta fuori un nuovo scandalo.


Hai ancora chance di rimanere al Torino, resterai ad Empoli o andrai altrove?
Io ero in prestito dall'Empoli con diritto di riscatto del Torino. Onestamente ad oggi penso che per come sono andate le cose una mia permanenza in granata sia quasi impossibile. Vedo comunque il mio futuro lontano da Torino e da Empoli, ma queste sono solo supposizioni e sensazioni personali, sarà solo il tempo a sciogliere ogni dubbio...


Una stagione del genere che sentimenti lascia dentro?
Una stagione così lascia sicuramente amarezza, e tanta. Partire per fare un campionato di vertice e ritrovarsi fuori dai play-off non ti fa sprizzare gioia da tutti i pori.


Come hai vissuto quest’anno al Torino?
Io l'ho vissuto molto bene. Ripeto ancora che è stato un onore indossare la maglia granata. Sono stato molto bene a Torino come città. Ho stretto buoni rapporti, anzi forse qualcosa di più con diversi compagni. Mi dispiace solo per l'esito della stagione, che alla fine conta più di ogni altra cosa professionalmente parlando.


Se fossi Cairo lo terresti Bianchi?
Io non sono nè Cairo, nè Petrachi e nemmeno Ventura, per cui non posso avere la presunzione di dire quello che devono fare. L'unica cosa che posso dire è che Rolando è un giocatore che fa una valanga di gol ad ogni campionato (e quest'anno è stato anche fermo molto per vari infortuni) e il gol è la materia prima del calcio, non è da tutti. Credo che avere un giocatore così sia una manna per qualsiasi società.


Conosci Ventura? Se sì cosa pensi di lui?
Non lo conosco personalmente. E' un allenatore a cui piace far giocare bene le sue squadre anche in maniera quasi esasperata nel possesso palla. Ma condivido molto questo modo di imporre il proprio gioco. Se espresso con gli interpreti giusti si rivela molto soddisfacente.


Cosa vorresti dire ai tifosi del Toro dopo questa tremenda delusione?
Al di là di qualsiasi tipo di scuse, che però lasciano il tempo che trovano, mi sento di ringraziarli per come ci hanno sostenuto tutto l'anno, nonostante gli avessimo regalato più frustrazioni che gioie. Devo fare loro i complimenti per la passione che hanno per questa maglia, che è veramente una seconda pelle per loro.