Pasquale Bruno: "Il calvario sta finendo, presto ci sarà il derby"
Abbiamo intervistato in esclusiva Pasquale Bruno, ex calciatore che militò nel Torino dal 1990 al ‘93 conosciuto per la sua proverbiale grinta, attualmente è socio di un agenzia di procuratori in Inghilterra, che fra i tanti assistiti annovera Alen Stevanovic. Brescia-Torino gara difficile. Avere una difesa forte è utile perché poi basta fare un gol per vincere. Quando giocherà Pasquato dovrà dimostrate carattere e di essere degno della maglia granata. I tifosi devono tenere duro: la A è vicina.
Brescia-Torino partita delicata che vede a confronto le rondinelle che non perdono e non subiscono gol da otto gare e i granata che hanno ritrovato la testa della classifica e sono in serie positiva dall’inizio dell’anno.
“E’ una gara difficile anche perché sono due squadre blasonate, ma ho visto la partita con la Sampdoria e il Toro è in forma quindi sono molto fiducioso”.
Il Torino ha la difesa del campionato più blindata, ma allo stesso tempo il suo bomber più prolifico delle ultime stagioni, Bianchi, è a secco dal quindici ottobre e l’attuale capocannoniere è Antenucci con sei reti. I pregi e i difetti granata si compensano?
“Si compensano in positivo perché i campionati e i tornei importanti li si vince con le difese imbattibili, era successo ai miei tempi quando noi prendevamo diciassette-diciotto gol all’anno e raggiungevamo risultati importanti come la finale di Coppa Uefa o quella di Coppa Italia. Quindi alla fine è meglio avere la difesa forte, piuttosto che l’attacco prolifico e la difesa che subisce parecchi reti. Per me va sempre bene avere la difesa forte perché poi basta fare un gol e si vince la partita”.
Pasquato come lei è passato dalla Juventus, via Lecce, al Torino, non è stato ancora utilizzato da Ventura, ma quando lo sarà cosa dovrà fare per superare lo scetticismo dei tifosi?
“Dimostrare di avere grande carattere e di essere degno di indossare una maglia gloriosa come quella granata. Per i tifosi del Toro è importante avere, come dice Julio Velasco, occhi di tigre e poi perdonano tutto, lo hanno fatto con me che avevo giocato nella Juventus. Consiglio a Pasquato quando giocherà di dare l’anima, avere occhi di tigre, perché il tifoso del Toro si conquista così”.
Il popolo granata inizia ad assaporare il ritorno in serie A dopo tre anni, anche se non ha ancora superato del tutto la paura che una fregatura possa sempre esserci dietro l’angolo. Lei che conosce bene l’animo del tifoso del Toro cosa può dirgli?
“La fede è fede e giustamente quando si parla del Toro ricordo che siamo stati l’unica squadra al mondo che in una finale di Coppa Uefa ha colpito tre pali, altre squadre al nostro posto avrebbero vinto tre a zero, noi invece solo tre pali. I tifosi ne hanno passate di cotte e di crude, ma devono tenere duro perché questo calvario sta finendo, speriamo. Dai! Il tormento della serie B sta finendo e finalmente ci potremmo gustare un Toro-Juve come si deve”.