Liguori: “La partita di giovedì sarà durissima. Chi vince metterà in difficoltà l’altra squadra”

15.07.2020 13:32 di Marina Beccuti Twitter:    vedi letture
Liguori: “La partita di giovedì sarà durissima. Chi vince metterà in difficoltà l’altra squadra”
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TorinoGranata, in vista della partita di giovedì sera tra Torino e Genoa, ha intervistato il direttore di PianetaGenoa1893 Marco Liguori.

“Chiunque vincerà metterà in difficoltà l’altra. La Fiorentina poi non è molto lontana, una vittoria migliorerebbe la situazione di una delle due. Poi si può ragionare che sono meglio due feriti che una vittima. Che significa un pari può servire ad entrambe. E’ un vantaggio per entrambe giocare, sapendo già il risultato del Lecce. Io comunque resto dell’avviso che era meglio chiudere a marzo, che vedere questa ripresa, che è stata una gran confusione. Avrei ripreso a settembre. Anche la storia di Sky he non vuole pagare. Adesso la Lega si avvarrà di un grande avvocato per chiedere i soldi a Sky”.

Cosa pensi di Nicola? Doveva restare anche il prossimo anno e invece si parla già di imminente esonero.

“Nicola finirà il campionato, anzi lo deve finire, sarebbe un altro errore grandissimo della dirigenza se dovesse essere esonerato. Il suo apporto l’ha dato, purtroppo quello che è successo da marzo a giugno non lo sappiamo. Le colpe non sono sue, se avesse continuato a marzo la squadra sarebbe almeno decima. Chi retrocederà adesso è come avesse subito un’ingiustizia, perché questo è una specie di torneo di clausura, non ha senso. Questo sarebbe stato il periodo dei ritiri. E’ come vendere le arance in questo periodo”.

Del Toro cosa pensi? Gioca così male?

“Contro l’Inter non l’ho visto così male, ma come il Genoa, gioca a sprazzi. Come lunedì sera, segni un gol per una papera del portiere poi devi fare catenaccio, usare il contropiede, invece si è disunito, manca la costanza. Non ha senso dare tutte le colpe alla preparazione fisica, non c’è una sola causa. La cosa che ha inciso moltissimo sono stati i preliminari di Europa League, le squadre che li fanno soffrono tutte e arrivano alle soglie della retrocessione. Com’era successo alla Sampdoria”.

C’è questa regola del fallo di mano che sta creando un vespaio.

“E’ da rivedere la regola, altrimenti dovremmo avere giocatori monchi. Se deleghi all’interpretazione dell’arbitro non se ne esce più. E’ un criterio troppo labile”.

Cosa ci puoi dire di Pinamonti che piace molto al Toro?

“I mezzi li ha, non è scarso, il problema suo è non ha chi gli fa i cross dalle fasce, non è il massimo nel fare i dribbling o muoversi in mezzo agli avversari, se non sfrutti le sue possibilità è dura”.

Parlando del Genoa, chi sono i giocatori che hanno dato di più e quelli meno? 

“Criscito, che probabilmente non ci sarà, anche se sarà convocato, rimane un buon motivatore, mentre ad esempio Ghiglione e il vostro ex Barreca sono spariti. Falque? E’ il cosiddetto guastatore della difesa avversaria. Se giocherà magari potrebbe essere l’uomo partita, un’accoppiata con Pinamonti non sarebbe male. Pandev serve negli ultimi minuti, se vuoi vincere. Falque dovrebbe rientrare al Torino, ma sarà un mercato più pazzo ancora rispetto agli altri anni. Un mercato più povero, tranne le solite squadre ormai note, il resto del gruppo si dovrà arrangiare. Ma rimane aperta la porta a tutte le possibilità”.

Cosa pensi del genovese Vagnati al Toro, anche se arriva dalla Sampdoria?

“E’ uno in gamba, ha fatto lui le campagne acquisti alla Spal. Quest’anno è andata male. Ha saputo creare un giusto mix d’esperienza”.

Chi potrebbero essere i man of the match della partita?

“Belotti è facile da dire, sarà un osservato speciale della difesa del Genoa, e Pandev, soprattutto se subentra, cambia faccia se c’è lui in campo, è sicura l’aggressività in attacco. Al Genoa mancano uomini di fascia. Per me Nicola non giocherà con un 4-3-2-1, ma potrebbe tornare al 3-5-2 perché con il Toro non può giocare in modo spericolato”.