Una giornata particolare con Sarri e Mancini

21.01.2016 17:12 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Una giornata particolare con Sarri e Mancini
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ripensando a mente fredda a quanto è successo martedì sera al San Paolo, viene da pensare che la parola pronunciata da Sarri e la relativa offesa di Mancini ha aperto uno squarcio nell'omertà del calcio verso il diverso. Ha fatto bene o male Mancini a denunciare in tv il fattaccio? Sì, ha fatto bene, soprattutto dopo le spiegazioni del giorno dopo, perchè ha portato alla ribaltà una condizione che, si sa, esiste nel calcio, ma viene sotterrata perchè il calciatore è macho, deve avere un sacco di belle ragazze al suo fianco, per manifestare la sua virilità. Invece non è così, non tutti passano le notti in discoteca, hanno tatuaggi ovunque e cambiano donna ogni giorno. L'omosessualità esiste da che è nato l'uomo, grandi pensatori e filosofi del passato sono stati gay, lo era Michelangelo, la poetessa greca Saffo (dal fatto che fosse nata a Lesbo deriva la parola lesbica), autrice di poesie straordinarie, Oscar Wilde, che meglio di tutti osservava e criticava la società benpensante inglese. Dunque perchè non può esistere nel calcio? E' facile sentir dire che le donne calciatrici sono in maggioranza lesbiche (una polemica vissuta pochi mesi fa), perchè per il calcio maschile invece non si può nemmeno pensare? Provocando dolore e vergogna verso chi ha questa tendenza. Non ebbe problemi, ma tanto coraggio a dichiararsi omosessuale, Martina Navratilova, grande tennista degli anni '80, che poi si è anche sposata con la sua compagna.

Mancini ha aperto, finalmente, quel velo di omertà come una voragine, una parola che non puoi usare con tanta facilità in un diverbio che può capitare tra due persone, perchè è discriminante. E' facile pensare che Sarri non volesse riferirsi a nessuno, ma ha pronunciato quel "frocio" in un momento di nervosismo ed è la prima parola che gli è venuta in testa. Però Mancini non l'ha accettato, difendendo una categoria di persone che deve rimanere nell'ombra, per il bene di quel calcio conservatore che nessuno vuole cambiare.

Invece di creare tanti equivoci sarebbe giusto che un giorno qualcuno dicesse: "Sì, sono omosessuale, e allora, c'è qualcosa che non va?". Anche questa condizione nel calcio va analizzata e preparata a livello culturale, perchè nessuno si senta autorizzato a giudicare e sfottere. Per concludere, ricordando un grande regista scomparso in questi giorni, consigliamo di vedere il film di Ettore Scola "Una giornata particolare", per capire la sofferenza di un uomo, l'amore di una donna in un periodo malato veramente come il nazismo ed il fascismo, che non tolleravano l'omossesualità e ti sbattevano fuori dalla vita sociale come un appestato.

P.S. Per la cronaca Mancini, quando allenava la Fiorentina, diede del "frocio" ad un giornalista dopo uno screzio. Chi la fa l'aspetti.