Un Torino formato Roma? Piano con i confronti
Il piano B di Lerda sembra portare buoni frutti a livello di gioco, ma i paragoni con la Roma prima di Spalletti e poi di Ranieri potrebbero fuorviare la realtà granata. Sgrigna alla Totti e Belingheri alla Perrotta sono confronti impari, considerando di quali giocatori stiamo parlando, senza nulla togliere ai due granata. Anche perchè Belingheri finora non ha dato gli esiti sperati. Dopo essere arrivato un anno fa come uno dei colpi estivi del Torino, l'ex ascolano non è mai riuscito a fare la differenza, al punto da sparire come titolare. Ci ha pensato Lerda a riproporlo più per necessità che come premio alla sua rinascita. In due partite il giocatore non ha inciso. Se mai hanno dato segni di stabilizzazione di gioco Scaglia e Lazarevic, in netta crescita pur tra alti e bassi, soprattutto lo sloveno. Se pensiamo che una squadra può giocare senza punte di ruolo è sbagliato, può servire per coprire certe necessità, ma alla fine la Roma per fare gol ha dovuto ricorrere a Vucinic e quest'anno sta raccogliendo frutti con l'arrivo di un super bomber come Borriello. Bianchi può recuperare con calma, ma prima torna meglio è, certe occasioni avute in queste ultime due partite, con l'attaccante bergamasco in campo, qualche gol in più sarebbe stato segnato. Sicuramente è positivo che Lerda abbia trovato questo assestamento tattico interessante, ma non è la soluzione ai problemi del Toro, sia in fase realizzativa che in quella difensiva, dove un gol i granata lo prendono quasi sempre. E questo va corretto prima possibile.