Torniamo a parlare di calcio
Nei giorni scorsi le attenzioni sono state tutte rivolte alla ipotetica cessione del Torino allo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City. Queste voci sono state destabilizzanti per la squadra? Direi di no, perchè i giocatori non erano al centro della scena e hanno potuto prepararsi in quasi perfetto silenzio, anche sulla probabile formazione di sabato. Ora però è giusto tornare a parlare di calcio.
Cairo ha rassicurato la squadra confermando la volontà di continuare, comunque andrà a finire, se anche il Toro fosse ceduto alla compagnia araba, la situazione non peggiorerebbe, almeno sulla carta. Però occorre fare qualche riflessione sulla questione che ha monopolizzato i media nei giorni scorsi. L'unico a smentire è stato Cairo, la Etihad no, questo è già un indizio. Di mezzo infatti non c'è il Ciuccariello o la famiglia Tesoro di turno, persino naif nel farsi pubblicità. La Etihad non ha proprio necessità di mettersi in mostra, dunque non ha un secondo fine, se non quello di voler entrare nel calcio italiano, che poi sia Torino, Bologna o Fiorentina, poco importa.
Il Torino però rappresenta qualcosa di importante, per la sua storia, per il suo bacino d'utenza, per il fatto, non indifferente, che è ancora molto amato in Gran Bretagna. Non possiamo credere che sia una bufala, se mai lo sono state alcune notizie di contorno non sempre credibili. E' possibile che Cairo ancora non abbia sentito nessuno mentre sembra strano che ci sia di mezzo l'avvocato Trombetta che non figura più del CDA del Torino Fc, anche se è esperto di cessioni societarie. Da parte nostra abbiamo avuto due fonti: quella di Josè Alberti, procuratore argentino, vicino al City, che non ha negato l'interesse, è i capi ultrà della Fiesole che hanno smentito di aver fatto da tramite tra i tifosi della squadra inglese e quelli granata.
Adesso il silenzio è d'obbligo, perchè se c'è una trattativa in corso è giusto che si svolga senza battere i coperchi, se è un bluff che cali la parola fine. C'è chi ha parlato di tempi rapidi, dalle settandue ore iniziali, che sarebbero scadute tra giovedì e venerdì, fino a chi ha stabilito in domenica la giornata delle novità. Noi staremo all'erta perchè informare è il nostro mestiere, anche se nei prossimi giorni preferiremmo parlare di calcio e magari scrivere di una bella vittoria convincente, che è quella che serve alla squadra per rilanciarsi in campionato.