Torino-Udinese: le pagelle
La fortuna aiuta gli audaci, dunque non il Torino. Almeno non questo Torino, robusto e ordinato quanto però povero di qualità e idee negli ultimi venti metri. Tuttavia i tre legni colpiti questa sera non erano certo preventivati, e ora l’amarezza per non aver centrato una vittoria alla portata, tormenterà la truppa di Ventura fino al prossimo impegno con l’Atalanta. L’Udinese si è fidata del pilota automatico: con un filo di gas e l'ausilio della dea bendata è arrivata a destinazione, cogliendo un punto che di questi tempi è manna dal cielo. La sensazione per i granata è quella di aver sprecato una ghiotta chance per ammucchiare altro fieno in cascina.
Le pagelle:
Gillet 6: nel primo tempo tocca più palloni di tutto il reparto avanzato granata. Rischia un patatrac con Ogbonna, ma per il resto osserva l’Udinese squagliarsi in attacco. Brivido nel finale su incornata di Benatia.
Darmian 6,5: effettua il più bel traversone della partita, quello su cui Meggiorini si butta a pesce invano. Ha un muro di nome Armero davanti ma non si fa intimorire.
D’Ambrosio 6: all’esordio in A non sfigura. Basta ha il freno a mano tirato, ed è un’ottima notizia. A parte la pericolosa infilata di Willians nella ripresa, resta guardingo senza però spingersi.
Di Cesare 6,5: debutto incoraggiante in A per il centrale romano. Ranegie non è un fulmine di guerra, e lui ci guadagna. Lascia ogni velleità d’impostazione ad Ogbonna. Abbandona il campo per infortunio (st 29’ Glik sv).
Ogbonna 6: Barreto è la controfigura di quello di Bari e Ranegie predilige Di Cesare come guardiano. Serata di ordinaria amministrazione in cui non commette alcun errore. Solita garanzia.
Vives 5.5: sottotono nel primo tempo, quando si infrange sovente con i guerrieri di Guidolin. Meglio nella ripresa quando dà una mano nella manovra. Sfortunato nel fendente che Coda devia: avrebbe impegnato severamente Brkic.
Basha 6,5: tatticamente è un saggio, ma fatica a far circolare la palla con rapidità. Coglie una traversa con un destro formidabile, che avrebbe illuminato un esordio comunque positivo.
Gazzi 6: un mastino che rispetta le consegne. Cuce e ricama, pur senza meravigliare. Si sfianca sino a stramazzare a terra con i crampi.
Sansone 6: il suo talento lo fa solo intravedere, alla prima in A da titolare. Finisce spesso tra le grinfie di Benatia e Danilo. Si rifà nella ripresa prendendo il secondo legno granata. Ancora troppo timido. (st 15’ Bianchi 5.5: si fa vedere dopo 10’ con un tiro improvvisato. Non incide come potrebbe).
Stevanovic 5: il primo guizzo del Toro lo firma lui dopo 20’, con una botta che termina di poco alta. Collabora poco con il suo reparto e va in letargo troppo presto (st 25’ Santana 6.5: un palo in 10’ non è poco. Buon impatto sulla gara).
Meggiorini 5: serve un buon assist per Vives al 36’. Per il resto, è uno dei tre dell’armata brancaleone. Sansone e Stevanovic sembrano due sconosciuti, così l’attaccante veronese inizia le sue scorribande solitarie. Ma di sostanza ce n’è sempre meno.
All. Ventura 6: il suo laboratorio partorisce un trio inedito offensivo che fa a malapena il solletico all’arcigna difesa dell’Udinese. Da apprezzare il tentativo. D’altronde la stoffa non è preziosa. Possesso palla e geometrie sono una sicurezza, a ritmi bassi. Quando c’è da accelerare, però, iniziano i dolori.
Udinese (3-5-2)
Brkic 6: Danilo 6,5: Benatia 6.5: Coda 6, Basta 5,5: Allan 6: Lazzari 5,5: Armero 6: Ranegie 5: Barreto 5,5, Pereyra 5,5, Badu 6, Pinzi sv. All. Guidolin 5,5