Torino, sono rimasti i big ed i vecchi problemi
Il pareggio del Torino contro il Cittadella è il risultato giusto per quanto si è visto in campo. L'ha ammesso anche Ventura. Ora il Toro si trova a 4 punti in classifica, mancando l'aggancio con Pescara e Sassuolo, in testa a punteggio pieno. La manovra del Torino è apparsa ancora provvisoria e soprattutto in difesa ci sono state delle lacune, con un D'Ambrosio in talune situazioni davvero pericoloso per distrazione. La nota positiva della partita è stato Odu, magari impreciso ma determinato e veloce, in più il gol di Sgrigna può aver sbloccato l'attaccante granata, che è rimasto nonostante ci fosse un certo pressing del Vicenza. Il Cittadella ha espresso un gioco più fluido che ha messo in difficoltà la manovra del Toro, soprattutto con Bellazzini, Gasparetto, Pellizzer e Maah, che sono stati gli uomini più incisivi. Bianchi ha avuto occasioni importanti, ma è stato ben controllato dai difensori avversari. Meno decisivo Antenucci, il quale ancora deve trovare la miglior forma e l'intesa con il capitano, che sembra trovarsi meglio con Verdi.
E' finito il calciomercato e Cairo è riuscito a tenere Bianchi ed Ogbonna, ottimo risultato, però forse c'era da aspettarsi qualche altro colpo in entrata, il solo Surraco, che non era proprio la prima scelta di Ventura (oltretutto il giocatore ha la varicella e dunque comincerà ad allenarsi più tardi), non garantisce quel gioco sulle fasce che vorrebbe fare il mister. Inoltre sarebbe stato necessario un altro difensore, perchè si ha sempre l'impressione che D'Ambrosio abbia perso la verve del suo primo anno in granata e Di Cesare, pur essendo attento, è sempre troppo falloso. Ma il problema rimane quello ambientale, Ventura dovrà lavorare sull'autostima, come predicava sempre Lerda l'anno scorso, ma soprattutto deve togliere i fantasmi dalla testa dei giocatori, altrimenti non se ne esce fuori. Ora ripartirà l'ultima fase della campagna abbonamenti, che potrebbe avere un'impennata dopo le conferme dei big. Il Toro ha bisogno della sua gente, purchè non metta troppa pressione alla squadra, ma sappia starle vicina nei momenti meno proficui. Non ci siamo esaltati per la vittoria di Ascoli e nemmeno vogliamo abbatterci per un pareggio che può starci ad inizio campionato, quando la forma è ancora precaria. In fondo la B è difficile, come ha sottolineato Ventura e squadre considerate inferiori sono sempre pronte a dare il massimo contro le cosiddette big.