Torino, pronto il rinnovo per Bianchi?

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Ieri in Sisport c'era una sensazione di fermento, con Petrachi e Comi presenti e apparsi abbastanza indaffarati. Prima bisogna compiere l'impresa ma è già necessario cominciare a muoversi per tempo per impostare la squadra del futuro. Non per niente ds e mister al termine dell'allenamento sono stati visti insieme. Al di là dei prestiti e delle comproprietà da valutare, della volontà di trattenere un giocatore giovane e importante come Pasquato, ma anche di arrivare a giocatori come Andrea Ranocchia (si pensa che possa essere Benedetti la via per arrivare al difensore di Assisi), in ballo c'è sempre Bianchi, il cui contratto è in scadenza tra un anno. Come molti sottolineano, giocare per così dire a singhiozzo non giova al valore del giocatore, ma Rolly non è un bene prezioso solo per la squadra, ma soprattutto per la gente granata che ormai si identifica in lui come simbolo del Torino, presente, ma soprattutto futuro. Si sa che il bomber granata vuole rimanere, ha lottato tanto per portare la squadra in A e non vuole certo abbandonarla a impresa riuscita. Ama questa città ed è ricambiato, togliere Rolandinho alla sua gente sarebbe un delitto e un boomerang che Cairo non vuole avere sulla coscienza, anche se nel mercato estivo tutto può succedere. Ma prolungare il contratto a Bianchi significa anche cautelarsi per il futuro, visto che, al di là dei sentimenti, è stato tutto sommato un giocatore costoso. Si potrebbe spalmare il suo lauto ingaggio in più anni ed inoltre, a fronte di una richiesta importante, la società granata potrebbe fare cassa. Si tenga conto del "caso" Montolivo che, quando mancava un anno alla fine del suo accordo con la Fiorentina, rifiutò il rinnovo, la società viola nel frattempo non riuscì a venderlo e adesso il regista della Nazionale italiana potrà accasarsi dove vuole lui senza che nelle casse gigliate entri il becco d'un quattrino. Ovviamente le squadre interessate a Montolivo preferiscono attendere che si svincoli per pagargli solo l'ingaggio, ma l'ha squadra che l'ha fatto diventare grande ha perso tutta la sua valorizzazione. Tornando a Bianchi, l'attesa fumata bianca sarebbe soprattutto un inno alla gioia per tutti i tifosi che amano incondizionatamente il capitano, che non vogliono assolutamente pensare di non vederlo più a breve. Per il Toro si è sacrificato, anche a cambiare filosofia di gioco, come impone il modulo di Ventura, e da qui si è capito quanto sarebbe difficile per lui andarsene.