Torino, pareggio sofferto
Flavio Bacile
Finisce 1-1 con molti giocatori del Toro sulle ginocchia, eppure, tra le due squadre quella che è andata più vicina alla vittoria, è stata proprio quella di Lerda, con Antenucci capace di sprecare in meno di tre minuti due ottime occasioni. Il Modena ha messo in campo tutto quello che aveva per mantenere ancora aperto il suo campionato in chiave playoff, è passato in vantaggio per primo giocando anche un ottimo calcio, gol di Stanco favorito da un’incertezza di Pratali, ha subito il ritorno veemente dei granata, fino al pareggio di Bianchi, per poi giocarsela alla pari con i granata, forte di un’evidente superiorità fisica.
Il Toro ha indubbiamente pagato gli sforzi profusi nel posticipo contro la Reggina, partita che è costata non poco dal punto di vista fisico, mostrando contro il Modena, specialmente nella seconda parte del match, in più di un uomo, un evidente calo fisico. In modo particolare, Sgrigna dopo un discreta prima frazione è andato via-via scomparendo dal match, lo stesso Antenucci autore di un primo tempo di spessore dal punto di vista tattico è apparso piuttosto stanco nel proseguimento del match, stessa cosa si può dire di De Feudis, tanto puntale nell’anticipo nel primo tempo quanto falloso ed in ritardo sul pallone nel secondo tempo, ma anche di Bianchi, che si è visto pochissimo, gol escluso è chiaro. Tutto il toro comunque non ha saputo riproporre l’intensità di gioco espresso nelle precedenti uscite, lasciando più volte il pallino del gioco in mano, o meglio nei piedi dell’avversario, cosa che si è vista veramente poco nel Lerda bis. C’è però una eccezione, ed è quella di De Vezze, autore di una partita da incorniciare. Il centrocampista di Lerda ha praticamente retto da solo il centrocampo dei granata, in modo particolare nella ripresa, ergendosi non solo a baluardo invalicabile, ma offrendo una prestazione di spessore anche in ottica propositiva.
Date ai granata tutte le attenuanti possibili, c’è però da sottolineare che qualcosa ancora non funziona come si vorrebbe. L’intesa tra Antenucci e Bianchi stenta a decollare, i due si cercano pochissimo e spesso si ritrovano nello stesso spazio a giocare lo stesso pallone, manca e non poco la spinta propositiva dei due esterni difensivi, Ogbonna ha fatto il suo in una posizione che tra l’altro non gli appartiene, e, Zavagno, finché è rimasto in campo ha offerto una discreta prestazione ma nulla di trascendentale. È evidente che la stagione altalenante di Garofalo, anche ieri ho trovata la sua prestazione priva di segni degni di nota, quindi mediocre, e quella per certi versi oscura di D’Ambrosio, obblighi Lerda a disegnare nuovi scenari, che però hanno bisogno di tempo per dare i risultati sperati.
Alla fine il pareggio non è da buttare, in una giornata che ha visto il Varese fermato in casa dall’Ascoli, il Novara battuto dalla Reggina, il Siena lasciare i tre punti al Portogruaro, l’Empoli chiudere a reti inviolate contro il Livorno. Si è mossa la classifica, pur perdendo una posizione, ma l’importante è rimanere nei posti che permettono di giocare i playoff. Rimane però una piccola ombra nel cuore, questo Toro, tanto diverso da quello del girone d’andata e della parte iniziale del ritorno, avrebbe potuto tranquillamente giocarsi la promozione diretta con Siena ed Atalanta, senza remore alcuna. Forse un giorno qualcuno ci spiegherà cosa era successo.