Torino, obiettivo minimo raggiunto
Al Toro bastava un punto anche se la vittoria del Cittadella ha riportato la squadra di Colantuono al sesto posto. Domenica ci sarà il verdetto finale proprio contro i veneti, vera rivelazione di questo campionato. Nemmeno il Lecce è riuscito a festeggiare la promozione, dunque tutti i verdetti sono rimandati all'ultima giornata, che sarà elettrizzante come il finale della A. Tutto può ancora succedere e nemmeno il Lecce è sicuro della promozione diretta e se mai dovesse andare ai playoff il Toro rischierebbe di trovarsi di fronte Di Michele e compagni. Ieri tra l'altro il centravanti romano ha ribadito la volontà di restare a Lecce. Ma sarà comunque un'ipotesi lontana quella dei salentini non promossi al primo colpo, pur avendo mollato nell'ultimo periodo, hanno condotto un campionato superbo e meritano la promozione diretta.
In questo momento il Torino andrebbe ai playoff contro il Cesena. Purtroppo ieri due clamorosi errori di Bianchi sotto porta sono stati decisivi per la mancata vittoria, che poteva anche essere sconfitta perchè il Mantova ha sciupato alcune buone occasioni. Bianchi è stanco ed è quello che preoccupa, perchè mai come ora serve il suo contributo. A questo punto, visto che ormai i playoff sono conquistati forse è il caso che rifiati contro il Cittadella, nella speranza che Salgado recuperi e che Pià ci metta più grinta. Bianchi deve riposare un turno per ricaricarsi in vista di quattro partite, se tutto andrà bene, ravvicinate in due settimane.
Chi invece sarà costretto a stare nuovamente fermo è Pestrin che, finalmente, verrebbe da dire, sconterà la squalifica essendo diffidato ed avendo preso l'ammonizione domenica. Era nell'aria, perchè le altre due squalifiche Pestrin le aveva subite per espulsione. Rischio infortunio per Ogbonna la cui entità del malanno verrà svelata nelle prossime ore. Aver raggiunto il sesto posto, l'ultimo valido per giocarsi la promozione, può essere considerato un buon risultato per come si erano messe le cose in inverno, ma rimane comunque una delusione perchè il Torino, sulla carta, era stato costruito per fare una cavalcata vincente che invece non è stata così. Cairo è tornato in panchina, ha cercato il supporto negli oltre duemila tifosi granata giunti a Mantova, ma ha ricevuto dei fischi, in mezzo a degli applausi, segno che i tifosi restano divisi nel continuare a dare fiducia o meno al presidente. Il quale comunque non sembra affatto intenzionato a vendere.