Torino CF, Simona Sodini: "Il calcio non ha sesso"

La giocatrice sarda sogna Messi e ringrazia il Torino Fc per l'aiuto
10.04.2012 09:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino CF, Simona Sodini: "Il calcio non ha sesso"
© foto di (c) Campaci

Simona Sodini è il capitano del Torino Calcio Femminile. Se qualcuno pensa che le calciatrici perdono la loro femminilità si sbaglia, perchè Simona è una bella ragazza bionda che siamo certi i tifosi ammirano, ma non solo per la sua bellezza, quanto per le sue doti tecniche. Nata a Sassari nell'82, centravanti alla Rolando Bianchi (giocatore che Simona ammira moltissimo), vanta parecchie presenze in nazionale e ha vinto anche uno scudetto con il Milan. A TorinoGranata ha rivelato tutta la sua passione per il calcio.

Quando hai cominciato a pensare di giocare a calcio?
“In verità si può dire che io non ho mai pensato di giocare a calcio, è una cosa che è successa naturalmente. A 5 anni ho iniziato a correre dietro il pallone e da lì non ho mai più smesso. Mi ricordo che giocavo con i maschi all’oratorio e da quel momento il calcio è diventata la mia passione”.


Quali sono le difficoltà che hai incontrato?
“A livello calcistico direi nessuna difficoltà particolare, fino a quando ho compiuto i 14 anni giocavo sia con i maschi che con le femmine, partecipando così a due campionati diversi e mi ricordo che mi divertivo di più a giocare con i maschi perché l’agonismo era maggiore e anche la cattiveria non mancava. L’unica vera grande difficoltà, che ancora ora sto incontrando, è quella di far capire alla gente che il calcio non ha sesso”.


Sono anni che si parla di far diventare il calcio femminile italiano professionistico, ma ancora non è successo. Perché?
“Perché nessuna squadra maschile riesce a far inserire la squadra femminile della propria città in quella maschile. Succede in tutto il mondo, anche in Francia e Spagna, ma da noi ancora no”.


Come ti trovi a Torino?
“Sono quasi una decina d’anni che vivo qui, adesso posso dire che è diventata la mia seconda casa perché la prima è e rimarrà sempre Sassari. Ma all’inizio non è stato facile, non mi abituavo al clima e ai ritmi elevati di vita che ci sono in una grande città, ma adesso non ho più problemi. L’unica cosa che manca a Torino per essere perfetta è il mare, mi manca moltissimo”.


Quali sono i tuoi obiettivi e quelli della squadra?
“Indubbiamente fare di tutto per recuperare il quinto posto ai danni del Mozzanica. Per quanto mi riguarda vorrei tornare a segnare con continuità e poi c’è sempre quel sogno ricorrente: vincere lo scudetto con il Torino”.


Avete rapporti con il Torino Fc di Cairo?
“Devo dire che i rapporti con il tempo si stanno rinsaldando, basta portare come esempio il fatto che quando noi ultimamente siamo andati incontro a difficoltà economiche improvvise non per colpa della società, ma per un’improvvisa mancanza di fondi garantiti da parte di alcuni sponsor, la società maschile si è subito resa disponibile ad aiutarci attraverso iniziative che possano portarci maggiore visibilità e aiuti economici. Per questo li ringraziamo”.


Quali sono i tuoi idoli calcistici?
“Il mio idolo calcistico è sicuramente Messi perché è un giocatore di fantasia e io amo i giocatori come lui. Poi dico Sodini perché ho sempre avuto la voglia di non mollare e la testa dura per andare avanti superando le difficoltà, quindi in parte sono l’idola di me stessa, senza voler essere presuntuosa”.