Srweb - Toro, traffico a centrocampo
Ci verrebbe da dire - tutto nella norma - cioè non è capitato nulla nemmeno ieri, se andiamo a vedere il risultato finale, ma qualcosa invece sembra essersi mosso sul serio.
Il primo punto è che l'invendibile Amoruso sembra invece avere degli "spasimanti", ovvero Parma e Sampdoria e che quindi presto un altro armadietto rimmarrà vuoto, con somma gioia di chi prepara le buste paga in casa granata essendo, come sappiamo, l'ingaggio di Nik ex piede caldo pesantuccio.
Il complesso giro che porterebbe Leon e Coppola nel Toro, nel centrocampo del Toro, sembra in dirittura d'arrivo, ma qualcosa evidentemente non ha funzionato perchè doveva essere ieri il giorno dell'annuncio ed invece è tutto fermo.
Ferma anche la situazione dello Dzema.
Ieri il giocatore si è lasciato scappare un "resto al Toro" ma sinceramente siamo un po' dubbiosi sulla reale possibilità che ciò avvenga.
In fondo l'arrivo di Loviso e la possibilità di vedere Leon e Coppola in granata, uniti a Gorobsov e Beligheri + Zanetti e Diana, fanno del reparto di centrocampo qualora tutto dovesse andare in questo senso, uno dei reparti più affollati del Toro.
Che senso avrebbe prendere altri giocatori se poi rimanesse Blerim?
Per questo pensiamo che o si andrà verso i nuovi arrivi o si rimarrà più o meno in questa condizione ... francamente non che dispiaccia se alla fine lo svizzero albanese dovesse rimanere.
Malonga e Vailatti continuano ad essere sulla rampa di lancio con direzione Romagna (Cesena), ma anche qui la giornata di ieri si è rivelata interlocutoria e nonostante Foschi sia uno di casa da quelle parti, nulla pare sbloccarsi ... il tempo stringe ma alla fine una sistemazione per i due arriverà quasi sicuramente.
La situazione che cambia invece, ed è sotto gli occhi di tutti, è quella del rapporto fra tifosi e squadra: la vittoria di Grosseto e gli sforzi fatti stanno riavvicinando l'ambiente.
Quello che ha fatto piacere, oltre ai tre punti, è stata la mentalità.
Di colpo tutte le paure, le incertezze, le insicurezze che portavano alle crisi di identità sembrano essere svanite; abbiamo visto gente correre e discutere in campo senza mandarsi a quel paese.
Un esempio è Gasbarroni.
Lo scorso campionato quando veniva impiegato sembrava dovesse fare tutto da solo, finendo quasi sempre con il perdere la palla rimediando così fischi e frustrazione.
Di Michele durante la partita lo ha ripreso più volte (come anche Colantuono), ma l'effetto è stato quello positivo perchè il giocatore correva a riprendere la posizione ed era pronto poi per la ripartenza ... un'altra musica rispetto a certe partite dello scorso anno.
Per lunedì immaginimo uno stadio già discretamente pieno perchè il Toro ... finalmente ... ha smesso di creare perplessità e l'aspettativa ora è positiva.
Sarà la fame di vittorie dopo il tanto digiunare, sarà che è cambiato lo spirito, sarà che i fenomeni sono partiti, sarà quel che sarà, secondo noi è che non se ne poteva più di vedere il Toro perdere.
GMC