Srweb - Toro, lavorare sulla testa
Meno quattro.
Sono i giorni che mancano all'inzio del campionato di serie B e il Toro lascia ancora perplessi.
La vittoria striminzita con il figline Valdarno e la sconfitta 2-0 con il Livorno negli unici due veri impegni fin qui disputati, non convincono del tutto tifosi ed addetti ai lavori.
Solo Colantuono pare tranquillo e questo è comunque un segnale positivo.
Chi meglio di lui conosce la squadra e la sua condizione fisica? Nessuno. E infatti lui è sereno, convinto che ancora per un mese non vedremo il vero Toro.
La preparazione estiva è stata dura e solo i brevilinei (Gasbarroni, Di Michele) non hanno accusato più di tanto i pesanti carichi di lavoro.
Per il resto si vede una squadra sulle gambe, poco dinamica ma anche spesso imprecisa.
Con l'innesto di Loviso, quest'ultima pecca dovrebbe se non altro diminuire. Tocca a lui far girare la squadra, dirigere l'orchestra a centrocampo.
La sensazione è che gli uomini ci siano per una veloce risalita nella massima categoria ma, così come lo scorso anno, bisogna lavorare parecchio ancora sulla testa.
Al di là dei problemi fisici, infatti, la sconfitta con il Livorno pare solo una questione mentale.
Toro buono per un tempo e mezzo e poi sciolto come neve al sole dopo la rete di Raimondi.
Non possono essere solo le gambe crollate di schianto, c'è qualcosa in più.
Il problema degli anni scorsi, quando il Toro che finiva in svantaggio si ritrovava nella totale incapacità di ribaltare la situazione.
Sarà su questo aspetto che Colantuono dovrà lavorare perché se il primo mese non ci sarà una squadra al top dal punto di vista fisico, bisogna che almeno da quello mentale non abbia rivali.
Ernesto Frefora