Serve il tremendismo contro il Grosseto
Se Ventura ieri in conferenza stampa ha detto senza mezzi termini che gli avversari di questa sera sono da temere una regione c’è. Che l’allenatore tema soprattutto che i suoi giocatori siano un po’ su di giri per la vittoria sulla Sampdoria e che ci possa essere il classico calo dell’adrenalina è fuor di dubbio. Essere primi in classifica e non aver mai perso in sette giornate sicuramente da una parte incrementa l’autostima, la consapevolezza nei propri mezzi e la convinzione che il lavoro che si sta svolgendo è corretto, dall’altra può portare a ritenere di essere capaci di prendere le misure all’avversario, soprattutto se la squadra che si ha davanti in classifica ha qualche punto in meno.
Credere che si possa prendere le misure del Grosseto senza grandi difficoltà è un errore. I toscani in campionato non hanno ancora mai perso, cambiano con facilità modulo di gioco nell’arco della partita e hanno giocatori duttili che si sanno adattare a quello che avviene in campo e in più ci sono alcune individualità di livello per la categoria e mister Ugolotti propone un’interpretazione buona del gioco del calcio. In trasferta finora hanno sempre pareggiato (AlbinoLeffe 2-2, Reggina 1-1, Sampdoria 0-0) e in casa i granata sono stati meno micidiali che lontano dalle mura amiche, infatti hanno raccolto due pareggi (Cittadella 1-1, Brescia 0-0) e una vittoria (Varese 2-0). Indubbiamente la difesa del Torino è più solida di quella del Grosseto, quattro gol subiti contro sette, ma per quel che riguarda l’attacco la situazione si ribalta: con dodici reti a dieci sono i biancorossi ad essere più pungenti.
Parlando della difesa dei toscani Ventura ha detto che sanno chiudere bene gli spazi quindi per i giocatori del Torino non sarà facile presentasi a tu per tu con Narciso e provare a trafiggerlo. Dei bomber del Torino sono a disposizione Bianchi (3), Antenucci (1), Ebagua (1), Sgrigna (1, la rete con il Cittadella è stata assegnata come autogol a Cordaz) e Stevanovic (1), mentre mancheranno per infortunio Oduamadi (1) e Suciu (1). Ugolotti invece i suoi li ha tutti a disposizione Caridi (4), Alfageme (3), Sforzini (3) e Lupoli (2). Ma non saranno solo attaccanti e difensori a decidere la partita. I centrocampisti dovranno impostare il gioco sia in fase offensiva che in fase di contenimento, per questo non ci sarebbe da stupirsi se Ventura decidesse di adottare il 4-3-3 anche se, come ha detto ieri, vorrebbe mantenere il solito modulo del Torino, ovvero il 4-2-4. Questo dipenderà da come Ugolotti schiererà in campo la sua squadra, che camaleonticamente a seconda dell’andamento della partita potrebbe cambiare assetto, ma il Torino dovrebbe imporre il proprio gioco e portarlo avanti a prescindere da quello dell’avversario per rendersi più pericoloso in attacco e più accorto in difesa.
I tifosi del Toro, pur consapevoli che si è giocato solo quattro giorni fa e quindi il recupero è parziale - questo vale anche per gli avversari - che la loro squadra è in emergenza a causa degli infortuni subiti dagli esterni, comunque si aspettano che, in casa sotto i loro occhi, i loro beniamini li gratifichino con una prestazione condita non solo da una vittoria, ma anche dal bel gioco. Allo stadio Olimpico questa sera si prevede un gran afflusso di pubblico, infatti la società ha deciso di aprire i botteghini, in numero maggiore rispetto alle altre gare casalinghe, a partire dalle 18,30 e va ricordato che la Maratona è già esaurita. Il popolo granata sosterrà con forza la propria squadra e tutti a partire da mister Ventura vogliono vedere che la sana e giusta euforia da buon inizio di campionato non ha tolto umiltà e determinazione ai giocatori, anzi che sull’onda della vittoria a Marassi la voglia di far bene è aumentata. L’Olimpico attende di tornare a vedere il tremendismo granata.