Sensounico, a suon di Toro. Anche Schubert tifava Toro

13.05.2013 09:28 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sensounico, a suon di Toro. Anche Schubert tifava Toro
© foto di Sensounico

Benvenuti amici granata al nostro penultimo concerto stagionale. Oggi possiamo festeggiare la matematica ( mai avrei pensato di festeggiare questa materia da ragazzino!) che sancisce i verdetti a noi più cari: le retrocessioni di Pescara, Siena e Palermo e la nostra salvezza. Quindi per questa occasione così speciale, i Sensounico proporranno  musica classica: la “Sinfonia n° 8 in si minore” di Franz Schubert, compositore austriaco morto nel 1828 durante la composizione della sinfonia, di cui rimangono solo i primi 2 movimenti orchestrati ed una terza parte completa solo di pianoforte (quindi Max deve darci dentro).

Incompiuta perché la stagione del Toro può considerarsi tale. Tanti i punti persi malamente durante tutto il campionato (che fortunatamente per noi granata si è rivelato più scadente del previsto, che ha visto la miseria di 38 punti per potersi salvare), tanti complimenti per il gioco o il modo di affrontare squadre più attrezzate di noi, pacche sulle spalle e poco altro. Buoni spunti da poter tenere in considerazione per la prossima stagione, molti gli errori da non ripetere. Siamo una neo promossa, chi lo ripete può anche avere ragione, omettendo il fatto che nonostante questo, si poteva e doveva fare di più. La gente granata è stanca di salvezze striminzite ottenute guardando il tabellone coi risultati degli altri: i tifosi vogliono, pretendono, un altro tipo di campionato. Diciamo che se l'anno zero era questo, lo si accetterà per quello che è stato. Sicuramente non finirà negli annali della gloriosa storia taurinense pallonara, una stagione che ha visto come unici acuti il pareggio di San Siro contro l'Inter (che ha preso schiaffi poi da chiunque) e la vittoria degli Yeti sotto una nevicata Himalaiana contro la Lazio. Ma come tutte le sinfonie, in cui tanti strumenti suonano un unico spartito, diamo atto alla squadra di essere stata comunque tale sempre, nel bene e nel male; giocatori poco impiegati che non hanno acceso malumori interni e spirito di sacrificio per chi era in campo. Alle volte quest'ultimo non è bastato ed ecco le “note stonate” che rovinano l'insieme. Ma non ha importanza, il peso sullo stomaco per la paura di retrocedere nuovamente  è andato via per far spazio ad un altro peso, del tutto diverso, che si posiziona un po' più su: il futuro.

E' nuovamente ora di calcio mercato, con tanti giocatori assolutamente da confermare e nostalgici ed incomprensibili addii: ed ecco infatti che le più facoltose squadre di serie A già da qualche tempo  hanno puntato su alcuni giocatori granata per la prossima stagione, offrendo più soldi, miglior appeal e progetti stuzzicanti (Champions League o Europa League). Quindi cari amici, vi avvisiamo per tempo: non ci sono più i giocatori innamorati di una maglia (in realtà uno sì, ma tanto andrà via) che rifiutano soldi e fama perchè siamo il Toro. Questo giusto per metterci da subito il cuore in pace. Però vorremmo continuare a sperare lo stesso in un futuro più roseo, con qualche soddisfazione in più, tornare a contare qualcosa e non essere la squadra che “...tanto sono 6 punti garantiti”!. Vorremmo sperare di continuare a vedere i voli di Gillet (ma questo non dipende dal calcio mercato) le sgroppate di Cerci, i gol di Bianchi (comunque capo cannoniere del Toro), i tackle di Darmian e gli inserimenti di D'Ambrosio, magari i dribbling di Santana...ma anche i polmoni di Basha e Gazzi e gli oggetti misteriosi Menga e Bakic. Le marcature di Glik, Ogbonna e la professionalità di Di Cesare. Lo abbiamo definito “sogno”, in realtà si traduce in “Programmazione futura”. Ed allora, oggi che il cielo si è fatto più sereno, speriamo di rivedere tutti i sopracitati sul campo del Filadelfia ricostruito, con i tifosi tutti uniti a fare il dodicesimo uomo in campo e la dirigenza ambiziosa a voler restituire al Toro ciò che al Toro compete: serenità e dignità. Allora si che la “sinfonia in si minore” sarà finalmente compiuta.

Voglio ringraziare i miei compagni di viaggio musicale: Massimiliano Birolo, Ettore Murru, Luca Panebianco e Mauro Pettorusso, coloro i quali hanno realizzato con passione e professionalità “Quel giorno di pioggia”, il nostro primo cd da qualche giorno in vendita presso il Museo del Toro, i negozi  Giemme ed il Granata Store. GrAzie.

Dave dei Sensounico