Sensounico, a suon di Toro
Apriamo il concerto con un bellissimo pezzo della Pfm tratto dalla raccolta "Celebration" del 1976: "E' festa". Il minimoog ed il suo riff fanno da sfondo beat alla festa del Popolo Granata che si è tenuta la settimana scorsa in una nota discoteca torinese.Questo per sottolineare ancora una volta (se mai ce ne fosse bisogno) come i tifosi del Torino appartengono alla società Torino FC e viceversa. Una festa per far sentire il calore ai giocatori, per ringraziarli non tanto per i risultati ( è troppo presto) ma per l'impegno e la dedizione che fino ad ora non sono mai mancati.Come spesso si dice: a noi basta vedere la maglia sudata alla fine della partita...anche se il risultato positivo non guasta mai.
Proponiamo “Se io non avessi te” canzone pop di Nek del 1998. A cantarla tutti i giocatori della Roma da dedicare al rigore “inventato” all’Olimpico a favore dei giallorossi. Perché la sensazione è che pur avendo giocato maluccio, pur avendo rischiato per buona parte della gara, pur avendo improntato una partita sulla difensiva, senza quell’episodio probabilmente staremmo a parlare di un punticino strappato con i denti, di una prova gagliarda della nostra difesa ed i giornalisti continuerebbero a gufare rimarcando che il Toro non perde in trasferta dall’inizio del campionato con un certo fastidio nella loro voce. Ed invece è stato proprio un episodio che definire dubbio mi pare abbastanza azzardato, a rompere un equilibrio che per 70 minuti i capitolini non erano riusciti a portare dalla loro parte: Ogbonna non ha fatto né più né meno di quello che Chiellini fa almeno tre o quattro volte in ogni partita di quelli là…(scusate ma la j, la u, la v e la e non mi funzionano in sequenza sulla tastiera del pc!). Ma contro di noi il rigore è netto! Certo, non discuto il valore della Roma a confronto del nostro povero torello. Però avrei accettato più volentieri perdere in maniera più pulita.
Proseguiamo con la canzone di Branduardi del 1976 “Alla fiera dell’est”, per sottolineare la grande prova di due giocatori appunto dell’est: Basha ( svizzero ma di origini albanesi) e Glik, autori di una prova davvero maiuscola…e pensare che non si ritenevano adatti alla serie A. Il centrocampista non lesina impegno, corsa e grinta e cerca nel suo piccolo di non buttare via mai il pallone. Glik conferma di essere un pilastro insormontabile di una difesa che tutto sommato riesce a tenere botta contro tutti, anche se alla fine ha dovuto anche lui alzare bandiera bianca contro una Roma che onestamente ha giocato meglio e ha goduto di un arbitraggio “creativo”.
Chiudiamo con “Champagne”, canzone scritta da Fred Bongusto e cantata durante tutta la sua lunga carriera da Peppino Di Capri ( in realtà canta sempre e solo quella appena vede un pianoforte disponibile). Purtroppo non per celebrare la tipologia di calcio proposto dalla squadra di Ventura, ma da usare come pretesto per potermi collegare ad un paragone: se voi vedeste un giardiniere che con una bottiglia di Close d’Ambonnay del 1995 (considerato lo champagne più raro al mondo) si mette ad innaffiare il giardino, gridereste allo scandalo. Gridiamo quindi allo scandalo nel veder il nostro miglior marcatore (Bianchi) fare il terzino e dover per tutta la partita correre su e giù per tutto il campo per poter andare al tiro, mentre il compagno di reparto con i suoi tocchi e tocchettini rimane a galleggiare a metà campo ad aspettare il pallone per 70 minuti. Non si pretenda che poi Bianchi sia anche lucido davanti alla porta ( che comunque vede sempre e solo lui!).
Buona settimana a tutti e come sempre…Forza Toro!
Se volete ascoltare i Sensounico dal vivo Vi aspettiamo Venerdì 23 novembre alle 22.30. Per sapere dove collegatevi al nostro sito ufficiale: www.sensounicoband.it
Grazie!