Ogbonna, c'è chi dice no
E' il suo momento, lo era anche l'anno scorso, ma quest'anno di più. Il giovane sta crescendo, è ormai nel giro azzurro nonostante la B e questa sera siamo tutti in attesa di vedere se Prandelli avrà il "coraggio" di farlo esordire, dopo la defezione di Barzagli e le precarie condizioni di Ranocchia, che comunque parte titolare. C'è fermento e voglia di vederlo giocare, nella tana dei tanti tifosi juventini che hanno accolto l'Italia a Breslavia, in Polonia. Anche perchè darebbe fastidio perderlo contro il Bari senza vederlo esordire in una delle due amichevoli, lui ragazzo serio e dedito al suo mestiere che non si è mai macchiato di brutte figure com'è successo recentemente a Montolivo (perdonato troppo in fretta dal ct azzurro). Intanto però si continua a parlare del futuro di Ogbonna in attesa della firma del rinnovo, che sembra sempre essere vicino, ma poi slitta. Sia chiaro, se anche il difensore di Cassino dovesse prolungare non chiuderebbe del tutto le porte ad una cessione, soprattutto a fronte di cifre da capogiro che Cairo a giugno potrebbe anche permettersi di chiedere. Intanto non mancano di bussare alla porta del Toro squadre blasonate che vogliono accaparrarsi Ogbonna, che gioca in un ruolo in cui non ci sono tanti interpreti di livello. Oltre al Milan ci sarebbe anche la Juventus in lista di attesa, ma Cairo pare intenzionato a dire di no. Se il presidente saprà resistere a tali richieste potrebbe tornare in auge prima ancora della ricostruzione del Filadelfia. Si spera a giugno di essere nella posizione privilegiata di dire no a tutti, perchè il derby si deve giocare con Ogbonna da una parte sola ed è bello e rende orgogliosi poter parlare di un giocatore granata così forte che, dopo le brutte esperienze passate, addolcisce tutto quanto vissuto. Ogbonna non è il passato del Toro, ma il futuro.