Napoli-Torino, le pagelle: Gillet torna sulla terra e Vives affonda. Sansone è un falco

04.11.2012 20:00 di  Riccardo Billia   vedi letture
Napoli-Torino, le pagelle: Gillet torna sulla terra e Vives affonda. Sansone è un falco
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Gillet 5,5: sul gol commette il primo errore da quando difende la porta granata. Poi si conferma sicuro tra i pali e anche nelle uscite. Domenica senza straordinari.

Darmian 5,5: passo indietro rispetto a mercoledì con la Lazio. Dossena si marca da solo, ma lui mostra un eccessivo timore nel proporsi. Perde ingenuamente un pallone che poi Hamsik spedisce sul palo.

D'Ambrosio 6: deve affrontare qualche affanno in più rispetto a Darmian. Anche Maggio però finisce nel limbo presto e lui può emergere alla distanza, tentando qualche buono spunto in avanti.

Glik 6,5: mezzo voto in meno per l'indecisione sulla zampata di Cavani che gli prende il tempo. Per il resto si dimostra arcigno e sicuro. Si prenota sempre quando c'è da lottare.

Rodriguez 6,5: ordinato nei disimpegni, soffre le incursioni dei centrocampisti partenopei e la rapidità di Pandev. Con il passare dei minuti acquista maggiore sicurezza ed è meno falloso delle precedenti uscite.

Gazzi 6: lo smistamento di palloni a breve raggio è il suo secondo compito, dopo quello di ringhiare. Pur non eccellendo, si mantiene sulla linea di galleggiamento (st 1' Brighi 5,5: la sua esperienza la fornisce soprattutto in termini di falli tattici, senza garantire un grande ordine.  A corto di fiato e lucidità).

Basha 5.5: non morde come faceva l'anno scorso, ed è inutile chiedergli parabole illuminanti. Patisce eccessivamente la rapidità del centrocampo azzurro, pur tenendo botta sino alla fine. La carta da titolare non la gioca come dovrebbe.

Vives 5: è la cerniera inceppata del Toro. Se in B faceva la differenza tra le linee, qui si fa inghiottire dagli avversari. E' astuto sull'assist che Sgrigna non coglie. Sotto le aspettative (st 29' Santana 6,5: un quarto d'ora basta per essere comunque più brillante di un tempo e mezzo a Roma).

Cerci 6: la simulazione dilettantistica in area poteva evitarla. Pur con le sue indolenze e pause inoltrate, rimane l'unica pedina con la licenza di innescare l'attacco granata.

Bianchi 6: è l'unico a solleticare De Sanctis in tre occasioni. Palle giocabili ne arrivano poche, anche se impiega troppo tempo per posizionarsi in area. Deve essere più cattivo sottoporta.

Sgrigna 5: in perenne ritardo sugli inviti di Cerci. Fiacco e prevedibile nelle poche puntate offensive. Manca clamorosamente la sfera su servizio al bacio di Vives. La rabbia bisogna sfogarla sul campo e non quando si viene sostituiti (st 24' Sansone 7:  decisivo. Ci crede mostrando un fiuto da bomber di razza).

 

All. Ventura 6: fino a metà della ripresa, la fiacchezza della squadra era incomprensibile, soprattutto rapportata ad un Napoli decisamente sottotono. Alla nota solidità difensiva, si registra una cronica debolezza lampante in fase di finalizzazione, conseguenza anche di una desertificazione delle idee da centrocampo in su. Se Cerci non inventa qualcosa, la paralisi è quasi assicurata. Il pareggio non deve ingannare: non è il Toro con gli occhi della tigre. Tuttavia i due ottimi punti con Lazio a Napoli devono far seguire una vitale svolta in casa.


Napoli (3-5-2)

De Sanctis 6, Campagnaro 6, Cannavaro 6, Gamberini 5,5, Behrami 5, Dzemaili 5,5, Maggio 5, Dossena 4,5, Hamsik 6,5, Pandev 5, Cavani 6,5 Aronica 4, Insigne 6. All. Mazzarri.