In ricordo di Gigi Meroni

TUTTOmercatoWEB.com

Il 15 ottobre rimane indelebile nei pensieri dei tifosi granata e non solo, perchè ricorre l'anniversario della tragica scomparsa di Gigi Meroni, una delle tante tragedie che ha colpito il mondo granata e i suoi personaggi.

Gigi era un artista del pallone che amava vivere libero. Fece parte di quei giovani eroi come Che Guevara, Luigi Tenco, Jim Morrison e così via, belli e maledetti, che lasciarono il mondo in pieno subbuglio, ma non entrarono mai a far parte del mondo consumistico e del conformismo, semplicemente perchè preferirono restare liberi e non attaccabili. Le loro lotte, più filosofiche che reali, all'epoca in cui vissero e combatterono, oggi sono state trasgredite dalla monotonia e dal pensiero unico, sfregiate dall'avere più che dall'essere, impotenti di fronte al nulla delle nuove generazioni. Ma proprio per questo Gigi continua a vivere dentro ognuno di noi per farci riflettere, perchè sarebbe necessario avere qualcun altro che metta in discussione tutto il mondo del calcio per renderlo nuovamente credibile e umanizzarlo perchè torni ad essere più un gioco che un business.

Il 15 ottobre dovrebbe diventare un giorno della memoria ma anche della rinascita, di un calcio che fa un passo indietro per tornare sport e anche il Torino dovrebbe trovare finalmente la sua strada di tornare vincente con i suoi vecchi valori. Non solo la maglietta bagnata di sudore e l'essere indomiti in campo, ma vicini alla gente anche fuori, proprio com'era Meroni, il ragazzo amico di tutti, che giocava a calcio come una farfalla e dipingeva geometrie senza linee di confine.