Il treno per l’Europa è ancora fermo in stazione … va però preso

La squadra di Mazzarri analizzata la sconfitta con il Bologna deve farne tesoro e concentrarsi sulla Fiorentina.
21.03.2019 13:30 di Elena Rossin   vedi letture
Il treno per l’Europa è ancora fermo in stazione … va però preso
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ieri il Torino è tornato ad allenarsi dopo la sconfitta con il Bologna e a dodici giorni dalla partita con la Fiorentina, tappa importantissima come la successiva gara con la Sampdoria per il cammino che i granata devono percorrere per provare a qualificarsi in Europa League. La sconfitta con i felsinei per quanto bruciante, i rossoblù prima del match avevano meno della metà dei punti dei granata, è stata sul fronte della classifica meno pesante di quello che poteva essere. Infatti, pur non sottovalutando il fatto che il Torino è passato dal sesto posto, in coabitazione con l’Atalanta, all’ottavo, vedendosi sorpassare dalla Lazio e appunto dall’Atalanta, il distacco dal quinto è rimasto invariato poiché la Roma ha perso con la Spal ed è sempre e solo avanti di tre lunghezze.

In vista della partita con la Fiorentina semmai preoccupa di più la squalifica per una giornata di N’Koulou e quella di tre di Ola Aina. Mazzarri sarà costretto ad apportare delle modifiche alla difesa e avrà un uomo in meno a disposizione per le fasce.  Per quel che riguarda la difesa c’è un po’ d’apprensione anche per le condizioni di Djidji, che ha sì giocato con il Bologna, dopo che aveva dovuto fermarsi per la lesione parziale del menisco del ginocchio destro e le successive cure volte a rimandare l’operazione a fine campionato, ma la sua prestazione non è stata positiva. Con l’’assenza forzata di N’Koulou la difesa sarà composta da Izzo,Djidji e Moretti a meno che Mazzarri non decida di utilizzare Bremer che finora in campionato ha giocato nei diciassette minuti finali della prima partita con la Roma il diciotto agosto e poi è sempre stato tenuto in panchina. Oppure che opti per Singo, arrivato in granata nelle ultime ore dell’ultimo giorno del calciomercato invernale. Mazzarri nella conferenza stampa che aveva preceduto la gara con il Frosinone riguardo a Singo aveva detto: “Le prime impressioni sono ottime. Adesso credo che sia il caso che giochi qualche partita in Primavera e non solo che si alleni. In prima squadra Djidji è tornato e numericamente siamo a posto”. Essendoci un’emergenza, quindi, Singo potrebbe tornare in prima squadra, anche perché Ferigra, che aveva svolto la preparazione estiva con la prima squadra, è alle prese con un problema alla tibia rimediato in un contrasto di gioco durante la gara della Primavera con l’Atalanta in Coppa Italia.
Per quel che riguarda le fasce la lunga squalifica di Aina, tre giornate ma il Torino spera che sia ridotta a seguito del ricorso, complica un po’ i piani di Mazzarri. E’ vero che oltre a De Silvestri e Ansaldi ci sono Berenguer e Parigini, però questi ultimi hanno caratteristiche tecniche e fisiche differenti da Aina, quindi, qualche cosa cambierà non tanto sul piano del modulo, ma su quello delle giocate. E’ ipotizzabile fin da ora che con la Fiorentina sulle fasce giochino De Silvestri e Ansaldi, già titolari del ruolo, ma sono le alternative che diventano differenti senza Aina, che da Mazzarri è inserito nel gruppo dei giocatori da considerarsi titolari.

Il Torino ieri ha analizzato la sconfitta con il Bologna e nei prossimi giorni sicuramente gli allenamenti saranno volti anche a superare gli errori commessi per non ripeterli. La squadra preso atto degli errori deve deve farne tesoro e voltare pagina e pensare alla Fiorentina, ma non dovrà più incappare in passi falsi se non vuole perdere il treno per l’Europa. In particolare i giocatori devono stare attenti a non commettere falli e soprattutto a reagire o a contestare l’arbitro oppure i suoi assistenti perché poi le squalifiche sommate a eventuali infortuni pesano in un momento così delicato della stagione com’è questo.