Il Toro degli addii

04.08.2009 08:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Il Toro degli addii
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© foto di Federico De Luca

Rosina un ex è ancora difficile da credere, doveva diventare il simbolo di questo Toro, rinato dalle ceneri del suo fallimento e invece ha dovuto cambiare aria. Siamo certi che, se non ci fossero state nei suoi confronti critiche a volte ingiuste, sarebbe rimasto in B senza fare una piega. Invece è stato costretto a fare le valigie per la Russia, colbacco, pelliccia e un sorso di vodka per le giornate più fredde e, per combattere la nostaglia del sole della sua Calabria, lo immaginiamo prendere a calci anche la prima palla di neve che capiterà a tiro.

Ma gli addii pesanti non sono finiti, anzi il nuovo idolo granata, Blerim Dzemaili, a breve saluterà anche lui la truppa granata, dove pare proprio che la meta sia la più calda Palermo rispetto a San Pietroburgo. Forse di Dzemaili ci ricorderemo meno perchè, pur avendo fatto una grande impressione in questa sua unica stagione in granata è rimasto poco tempo e insieme non si è vissuta l'emozione della rinascita, quando si pensava che il futuro del Torino fosse migliore di quello che è stato finora.

Si ha l'impressione che, nonostante molti cirtici preferiscano dare la colpa dei giocatori, mercenari, ingrati, fuggitivi da una serie B che li ha visti protagonisti in negativo, i calciatori acquistati in questi anni fossero validi, ma male assortiti e fors'anche mal impiegati in campo. Troppi cambi di tecnici, di modulo e così via. Questo è il dispiacere più grosso, perdere giocatori che inseriti in un contesto a loro più congeniale avrebbero potuto lasciare un'impronta importante nella storia granata, invece è nuovamente tutto da ricostruire, anche la pazienza del popolo granata, che comunque non mollerà mai.

Parlando con Dante Bertoneri in questi giorni, un altro ragazzo del Filadelfia cacciato troppo presto (anche in passato il Toro di errori ne ha fatti parecchi) abbiamo rinvangato tanti ragazzi del vecchio Fila, che adesso hanno anche loro i capelli bianchi. La lista è lunghissima, rappresentano i tanti addii del calcio, uno sport di gente che va e viene. Come Rosina e Dzemaili.