Il Toro che verrà, Diop e Barbosa

27.07.2012 08:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Il Toro che verrà, Diop e Barbosa
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Willyan Da Silva Barbosa, classe '94, brasiliano, centrocampista destro, valore di mercato 125mila euro, Abou Diop, classe '93, senegalese, punta centrale, valore di mercato 120mila euro, sono due giovanissimi aggregati alla prima squadra che, in queste prime amichevoli, hanno messo in mostra doti tecniche non indifferenti, al punto che potrebbero essere due elementi di forza per la prossima stagione. E' vero, devono ancora fare esperienza, ma noi ci permettiamo di consigliare che sarebbe positivo osare nel farli giocare, hanno già la personalità, messa in mostra soprattutto contro la Lazio, per affrontare la serie A. Perchè cercare un altro attaccante, magari tra quelli in eccedenza in altre società, che cambiano squadra ogni sei mesi, senza mai trovare la propria dimensione, quando in casa c'è un talento come Diop? Stesso discorso per Barbosa, che siamo certi Ventura sta cominciando a tenere in considerazione.

Due giovani granata che stanno crescendo e potrebbero ripercorrere la stessa strada di Ogbonna. E' il sogno di tutti i tifosi granata: vedere giocare in prima squadra talenti del vivaio, come ai bei tempi del Fila, e magari tenerseli invece che fare cassa quando saranno pronti per il salto di qualità. Forse è andare troppo in là con i sogni, forse il Torino la Champions la vedrà tra molti anni, ma Ogbonna può far crescere la sua squadra di provenienza, invece che migrare in un club dove un talento come lui sarebbe solo uno dei tanti. E poi l'Italia è in crisi, i campioni internazionali e anche quelli nazionali, vedere alla voce Verratti, vanno altrove, dove ci sono gli sceicchi o i russi, allora tanto vale rischiare con i giovani, italiani o naturalizzati, a volte avere meno soldi da spendere aiuta a guardare meglio in casa propria. Ma segnatevi questi nomi: Barbosa e Diop, il Torino del futuro è qui. Merita una menzione speciale Tonino Asta, come ha ricordato ieri anche il DG Comi, che li ha saputi crescere e valutare nel modo migliore, consegnando a Ventura due giocatori pronti per il grande salto. Chiaramente senza caricarli di troppe responsabilità. A quell'età il calcio deve rimanere ancora un divertimento.